Attualità - 14 luglio 2025, 15:03

Diano Marina, dopo il 'bikini perfetto' tocca al decoro finire in una ordinanza: il look dei turisti sotto controllo

Nel 1995 la provocazione del sindaco Guglieri 'anti racchie', oggi il provvedimento di Za Garibaldi contro chi gira seminudo in città

La foto apparsa su The Sun con una giovane comandante della polizia locale Daniela Bozzano impegnata in un controllo

La foto apparsa su The Sun con una giovane comandante della polizia locale Daniela Bozzano impegnata in un controllo

Non si tratta della famosa 'crociata contro le racchie' lanciata negli anni Novanta dall’allora sindaco Andrea Guglieri, ma il tema — ancora una volta — ruota intorno al corpo e a ciò che è considerato 'decoroso' mostrare in pubblico. A trent’anni di distanza, la Città degli aranci torna a far parlare di sé per una misura che, seppur con toni ben più istituzionali e inclusivi (riguarda  tutti senza distinzione di genere) , mette nuovamente al centro l’aspetto esteriore.

Nel 1995,  il compianto Guglieri fece scalpore con una trovata tanto controversa quanto geniale dal punto di vista mediatico: un invito non ufficiale rivolto alle donne "brutte" a evitare il bikini in spiaggia, per "tutelare l'immagine turistica" della città. Nessuna ordinanza, ma un messaggio chiaro, amplificato dal clamore dei media e sostenuto dagli albergatori guidati da Americo Pilati e dalla comandante della polizia municipale, Daniela Bozzano. Per incentivare la "bellezza", vennero offerti soggiorni gratuiti alle donne dalle misure canoniche 90-60-90, e sconti del 50% a chi si discostava di poco da quei canoni. Una strategia che attirò critiche, ma anche moltissima attenzione.

Oggi, nel 2025, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cristiano Za Garibaldi opta per un approccio più sobrio ma concreto: entra ufficialmente in vigore un’ordinanza sul decoro urbano, valida per tutta la stagione estiva. Vietato girare a torso nudo o in costume da bagno al di fuori della passeggiata a mare e delle aree balneari, così come accedere agli uffici pubblici con abbigliamenti ritenuti poco rispettosi. Le sanzioni previste? Fino a 500 euro.

"Non è una misura punitiva, ma un atto di tutela per la nostra città e per chi la vive e la visita», dichiara  il sindaco, rivolgendosi agli operatori economici per chiedere collaborazione nella sensibilizzazione dei turisti. Il messaggio è chiaro: il decoro è un valore collettivo, non solo una questione estetica.

Ma se allora si parlava di bikini e misure perfette, oggi il focus è sulla civile convivenza. Eppure, per chi ha memoria lunga, è difficile non notare un filo rosso che collega le due epoche. 

Diego David

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