A poco più di un anno dalla precedente rigenerazione del manto erboso dello stadio Nino Ciccione, il Comune di Imperia è costretto a intervenire nuovamente con un affidamento diretto e urgente da 60mila euro per riportare il terreno da gioco in condizioni accettabili, dopo una stagione disastrosa, iniziata con la prima partita sospesa contro il Ligorna, il giorno dopo l'inaugurazione, per impraticabilità di campo.
Le motivazioni, contenute nell'atto firmato dalla dirigente Sonia Grassi, parlano chiaro: la situazione è critica e frutto di una "persistente incuria manutentiva da parte del gestore", appunto, l'Imperia calcio oggi alle prese con la problematica dell'iscrizione alla serie D i cui termini scadono alle 17. La ditta prescelta che dovrà occuparsi anche della manutenzione fino a fine anno Verde Verticale S.r.l.
Una nuova spesa che fa rumore, soprattutto perché arriva a distanza ravvicinata da un intervento simile eseguito nel 2024, quando, a seguito della sostituzione delle torri faro nell'ambito della realizzazione della Cittadella dello Sport (struttura praticamente mai utilizzata) nell'antistadio del 'Ciccione' per cui sono stati impiegati un milione e 400mila euro di fondi del Pnrr.
Il nuovo intervento, dal costo complessivo di 59.40180 euro (IVA esclusa), prevede la rigenerazione completa del manto erboso e un pacchetto di manutenzione agronomica fino al 31 dicembre 2025. Il rischio è che si tratti solo dell’ennesima toppa temporanea, con pochi controlli reali e responsabilità sempre più opache.
Intanto, lo stadio, che dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per l’attività sportiva cittadina, continua ad essere al centro di polemiche e interventi d'emergenza, simbolo – secondo l'opposizione – di una gestione inefficiente e poco lungimirante", da parte di Palazzo civico.






