Borgo d'Oneglia rivive le sue origini: nella frazione cittadina sono stati riscoperti i nomi dialettali delle piazze e vie.
Ieri sono state affisse le targhe storiche con i vecchi nomi dei 'caruggi' e delle 'ciasse' del paese, l'antica denominazione affianca così quella più recente. Il progetto, proposta dal Circolo Borgo d’Oneglia è accolta dall’Amministrazione comunale, intende far rivivere la lingua delle frazioni cittadine per conservare la memoria e la tradizione della storia locale.
"Dietro i nuovi nomi delle strade e piazze, attribuiti dalla toponomastica ufficiale, esistono le vecchie denominazioni nel dialetto locale, date da chi ha abitato questi luoghi in tempi passati, denominazioni spesso legate all’uso che del posto si faceva o ai nomi di chi vi abitava", commenta Grazia Colombara del Circolo.
Con i nuovi cartelli torna U Burgu Grânde (via Ernesto Ascheri), A Cianâ (piazza Adolfo Stenca), A Ca da Rosa (via Rosa), A Ciassa da Cruxe (piazza della Croce). Luoghi pubblici e privati esclusi dalla toponomastica comunale hanno acquistato una denominazione: U Sportegu da Géxa (sul muro della canonica), A Cruxéȓa (su casa Daniela Viglione oppure sopra l’arco del portico su casa Grazia Colombara), U Caruggiu de Petrò (a inizio caruggio, lato sinistro, su casa Daniela Viglione), U Caruggiu de Lüsìe ( a inizio caruggio, lato destro, su casa Ornella Gandolfo), A Ciassa du Conte ( sul muro del magazzino di Carlo Capacci), U Spigu (piazza Stenca su casa Giorgio Di Lorenzo), U Rundò (su casa di Giannino Calzia), U Caruggiu de Martìn ( su casa di Rino Demonte ), U Caruggiu de Giardin (su casa di Devis Topazio ).