Attualità - 25 giugno 2025, 17:42

LA RIFLESSIONE. La ciclabile 'a pettine' di via Schiva: un’altra prova di resistenza per la viabilità urbana

Tra semafori intelligenti, parcheggi scomparsi e traffico rallentato, si mette alla prova il buon senso. E si apre un nuovo capitolo nella lunga sperimentazione della mobilità cittadina

LA RIFLESSIONE. La ciclabile 'a pettine' di via Schiva: un’altra prova di resistenza per la viabilità urbana

Erano necessari già tanti neuroni di buona volontà per capire la pista ciclabile sull’Argine Sinistro. E beato chi ha capito che adesso sarà di fronte a un’altra sfida intellettuale: la ciclabile ʽa pettineʼ di via Schiva. Ancora una sfida, alla necessità, alla funzionalità e soprattutto alla scorrevolezza del traffico. 

Se si deve obbedire alla fondamentale legge della scienza cioè quella della sperimentazione e delle sue conseguenti implicazioni, in questo caso, derivanti dai semafori intelligenti, dal regime viabile sul ponte Impero, allora non c’è da stare allegri. La via che, una volta, conduceva al più antico pastificio italiano potrebbe trasformarsi in tante piccole ʽinsignificantiʼ tragedie quotidiane. 

Per gli automobilisti, ovviamente. Quelli che dovranno essere molto attenti a non interferire malamente con le due ruote a pedali, armarsi di pazienza alla ricerca di un parcheggio che c’era e ora non più ed evitando smoccolamenti vari contro chi non è minimamente responsabile della situazione. Insomma, non si tratta di gettare nella mischia un’altra critica solo per amore di polemica e atavico vizio tanto portorino come onegliese di fare il solito bastian contrario. 

Si riflette sulle conseguenze di misure adottate che forse dovrebbero essere organicamente considerate in una città problematica per nascita e sviluppo per quanto riguarda la viabilità.

Ino Gazo  

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