Meteo - 23 giugno 2025, 15:40

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo della settimana a cura di Stefano Sciandra

Ulteriore incremento del "Gobbo". Afa con elevato disagio fisiologico soprattutto da metà settimana in avanti (tuoni o eventuali sconfinamenti temporaleschi privi di effetto)

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo della settimana a cura di Stefano Sciandra

Buon pomeriggio ai nostri lettori. Iniziamo la settimana e questo bollettino con Riccardo Cocciante. La sua mitica "Era già tutto previsto" vecchia di 50 anni era il 1975, è perfetta per quanto accaduto e per quanto accadrà.

IERI OGGI E DOMANI - Dopo la musica passiamo al cinema. Perfetto anche il titolo di uno dei tanti capolavori dell'immenso Vittorio De Sica, "Ieri, oggi, domani" film del 1963 che riassume in tre parole quello che è il trend meteorologico. Per quanto riguarda ieri, perfettamente rispettato quanto avevamo già ampiamente previsto nel bollettino di venerdì con la fase temporalesca di sabato pomeriggio, ma soprattutto sera, con sconfinamento, che non avevamo infatti escluso anche a livello costiero nella nostra provincia. Dalle nostre parti è andato tutto secondo copione. La linea temporalesca è rimasta un pelo più alta evitando di produrre danni importanti. 

Quanto accaduto in Piemonte, in Lombardia, a Lecco dove addirittura una ruota panoramica ha rischiato di causare una strage con la sua caduta per le forti raffiche di vento, ma anche in Valbormida, soprattutto a Carcare con una grandinata disastrosa, ha rappresentato solo uno dei tanti episodi a cui assisteremo a getto continuo durante le prossime settimane. Intanto mi chiedo dove sono finiti i fenomeni dei palinsesti nazionali che avevano parlato della interruzione dell'ondata di caldo per tornare a condizioni più normali. Per quanto riguarda, tornando al film, oggi e domani il lungometraggio proseguirà con la solita imperturbabile regia del "Signore del deserto". Alla fine, come dico sempre è quasi inutile fare dei bollettini tanto se faccio un copia incolla risolvo tutto in un amen.

Come avevo già illustrato da oggi, incremento dell'ondata di calore, di fatto mai interrotta. Specifico che essendo ancora giugno stiamo vivendo qualcosa di nuovamente storico. Nel giro di 48 ore avremo un sopra media termico di oltre 10 gradi rispetto ai valori stagionali. Una situazione di grave disagio fisiologico si andrà a configurare su buona parte del territorio nazionale. Non parlo solo di Centro e Sud Italia, ma anche di tutta l'area Padana. 

Nella nostra regione avremo valori che tenderanno ad avvicinare i 35 gradi dopo il giro di boa settimanale, mantenendo soltanto un pelo meno di disagio fisiologico. Per quanto riguarda l'instabilità, che attenzione non mancherà, probabilmente tra mercoledì e venerdì, al di là di dove si verificherà, nulla andrà a mutare. Abbiamo avuto una prova evidente giusto sabato sera. Avevo detto venerdì che le temperature avrebbero subito oscillazioni, infatti le variazioni nonostante i temporali e la coreografia di lampi nel cielo si sono discostate ben di poco dai valori canonici, giusto con un minimo di calo notturno, ma sempre al limite delle notti tropicali che torneranno con prepotenza nei prossimi giorni. A proposito dell'instabilità menzionata sottolineo che naturalmente sarà di nuovo estremamente pericolosa. Questi fenomeni subentrano nel momento in cui il carico di energia torna ad essere elevatissimo. Questo si sviluppa in modo molto rapido perché l'immensa massa di aria calda presente al suolo fa immediatamente risalire la colonnina di mercurio ponendo, come un mantra, le condizioni per una situazione assolutamente ripetitiva. In sintesi molto rapida, caldo a oltranza, afa alle stelle, e break che portano soltanto disastri e richiesta di stati di emergenza laddove gli eventi picchiano duro.

PREVISIONE - Sono ormai 20 giorni e più che siamo sotto questa cupola maledetta di caldo e umidità. Il nuovo, ulteriore, rinforzo dell'anticiclone si farà sentite soprattutto al Nord e sull’area tirrenica. Afa alle stelle a creare ulteriore disagio. Nell'Imperiese avremo temperature alte ma non impossibili almeno fino a dopodomani, ma il tasso di umidità che poi contribuirà anche a creare condizioni per il ritorno della deprecabile maccaja contribuirà a rendere gradatamente l'aria insopportabile. Il catino padano vivrà una situazione letteralmente da incubo. Qualche analista serio sottolinea come non abbia nemmeno più senso di parlare di ondata di calore ma semplicemente di un rialzo permanente della fascia subtropicale. In prossimità del fine settimana vivremo la condizione peggiore che riguarderà anche la nostra provincia e la nostra regione. L'instabilità si concentrerà essenzialmente sulle Alpi e sulle zone a nord del Po. 

Una mappa del modello americano GFS che riguarda la giornata di sabato. Geopotenziali e temperature che non hanno bisogno di commenti

Eventuali precipitazioni (tuoni o sconfinamenti  temporaleschi nell'entroterra per quanto ci riguarda) non avranno, come già detto alcun effetto, e anzi a partire da giovedì faranno ulteriormente salire i termometri con punte di 39/40° in pianura specialmente in Emilia Romagna e Veneto. Da giovedì situazione che si farà pesante anche dalle parti di casa nostra con picchi assurdi per il periodo. È inutile con questo quadro parlare di ventilazione o di altri aspetti, si continuerà sempre e solo a sudare. 

Appuntamento venerdì per analizzare l'ulteriore peggioramento della canicola del fine settimana

Stefano Sciandra

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