Colpo di scena nel lungo braccio di ferro al vertice del Consorzio Operatori Porto di Imperia (COPI). Oggi L’11 giugno 2025, la Corte d’Appello di Genova ha, infatti, rigettato l’appello presentato dal Consorzio contro la sentenza del Tribunale di Imperia (datata 12 febbraio 2024), che aveva già riconosciuto l’illegittimità della revoca di Michele Ottavio Lugaresi (difeso dall'avvocato Renato Gianelli) dalla presidenza del COPI avvenuta nel 2020.
Una sentenza netta, quella firmata dal giudice relatore Riccardo Baudinelli, che conferma integralmente il provvedimento di primo grado, riaffermando che l’estromissione di Lugaresi fu contraria alle norme statutarie e prive di fondamento giuridico. Lugaresi torna dunque legittimamente presidente del Consorzio, con tutte le implicazioni che ne derivano: a rischio la validità degli atti e delle delibere adottati dal 2020 a oggi. Sul fronte penale, ieri è arrivata l’assoluzione – insieme all’imprenditore Giancarlo Dolla – dall’accusa di turbativa d’asta, nell’ambito di una vicenda collegata alla gestione delle attività portuali, in particolare dell'appalto per l'uso del Travel Lift
Ma non finisce qui: il Consorzio è stato anche condannato al pagamento delle spese legali del grado d’appello, per un totale di € 4.996,00 (oltre IVA, CPA e rimborso forfettario del 15%), a favore della parte appellata.
Il giudice ha infine dato atto, della "manifesta infondatezza dell'impugnazione", una formula non di rito che sottolinea la fragilità giuridica dell’appello presentato. La sentenza apre ora un delicato fronte operativo e legale: tutti gli atti deliberati dal COPI dal 2020 in poi, compresi contratti, incarichi, bilanci e decisioni strategiche, potrebbero essere messi in discussione per mancanza di legittimazione degli organi che li hanno adottati.
Una situazione che rischia di avere effetti a catena sul futuro del Porto turistico di Imperia, già più volte scosso da tensioni, ricorsi e vertenze di ogni genere.