Una coppia di ragazzi imperiesi è stata arrestata dalla polizia dopo aver rubato, dai pennoni pubblici esposti fuori dalla sede dell'Apt, nella zona Due Leoni in viale Matteotti, alcune bandiere nazionali. "Volevamo utilizzarle soltanto per sventolarle quando le omologhe squadre nazionali saranno impegnate nelle partite del Mundial di calcio in Usa", hanno candidamente ammesso i due amici, imperiesi, 24 e 25 anni.
I vessilli asportati e poi recuperati sono quelli di Usa, Italia e Eire. Per mettere a segno il "colpo", i due si sono praticamente trasformati in acrobati, scalando i pennoni sino ad arrivare alla cima, dov'erano sistemate le bandiere prescelte. La coppia è stata bloccata in piena notte. Ad accorgersi, in flagrante, del furto, è stato un poliziotto che aveva appena terminato il suo servizio in questura e stava rincasando.
"Ho visto i due che arrampicavano sull'asta per dare l'assalto al drappo evidentemente più ambito: quello degli Usa, Paese organizzatore del Mondiale", ha raccontato l'agente ai colleghi della volante, prontamente intervenuti sul posto. La coppia, nel frattempo, aveva già portato a terra le bandiere di Italia e Eire, avversari proprio del match che si sarebbe giocato poche ore dopo. I vessilli sono di proprietà dell'Apt d'Imperia, presieduta dall'avvocato Giorgio Saguato. I due giovani, super tifosi, a quanto pare non avevano il denaro sufficiente per comprare le bandiere (sul mercato ufficiale il loro valore può superare le 100 mila lire). Dopo essere saliti sul pennone con la forza delle mani sono riusciti ad agguantare i vessilli e, con l'ausilio di un coltello, hanno reciso i nodi della cordicella a cui erano legati. Dopo quella dell'Italia, la prima a essere tirata giù, una dopo l'altra hanno prelevato le bandiere di Eire, Canada e persino quella, estranea al calcio e al Mundial, della Comunità europea.
Probabilmente avevano intenzione, se non fossero stati intercettati, di rubare anche quelle vicine del Brasile e della Germania, candidate alla vittoria finale della Coppa del mondo. Per loro sfortuna, è transitato nella zona, in scooter, un agente della volante appena smontato dal turno. Li ha visti e poi bloccati. Sono quindi arrivati i rinforzi che hanno poi ammanettato la coppia. Davanti al pretore di Imperia, Domenico Varalli, sono già stati processati per direttissima (pm Giuseppe Squizzato). I due erano difesi dall'avvocato Roberto Trevia. Il primo ha patteggiato la pena: tre mesi di carcere, da scontare, e 200 mila lire di multa. Al secondo invece, col rito abbreviato, sono stati inflitti due mesi e 300 mila.






