Per il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche Imperia investe 180 mila euro

L’Amministrazione comunale di Imperia continua il suo percorso verso una città più accessibile e inclusiva. È stato infatti approvato il nuovo stralcio 2025 del P.E.B.A., il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, con un investimento di 180mila euro. 

Si tratta di un passo importante all’interno di un programma pluriennale che mira ad abbattere gli ostacoli fisici che limitano la mobilità di persone con disabilità, anziani e cittadini con difficoltà motorie. I fondi destinati a questo intervento provengono dal capitolo di bilancio alimentato dalla cosiddetta “quota 10% dei permessi di costruire”, come previsto dalla normativa regionale ligure. 

Questo meccanismo consente di destinare una parte delle risorse generate dai nuovi interventi edilizi al miglioramento dell’accessibilità urbana. Per la progettazione e la direzione dei lavori, il Comune ha affidato l’incarico all’architetta Magda Di Domenico, professionista con studio in via Caramagna a Imperia. Il compenso previsto per l’incarico è pari a 17.108 euro netti, a cui vanno aggiunti gli oneri previdenziali di legge. Il P.E.B.A. di Imperia è stato approvato per la prima volta nel 2015 con la delibera del Consiglio comunale n. 82. 

Da allora, l’amministrazione ha scelto di attuarlo per stralci annuali, in base alla disponibilità di fondi raccolti nel tempo. Questa strategia consente una programmazione sostenibile e mirata, che tiene conto delle priorità segnalate dai cittadini e dalle associazioni che si occupano di disabilità. L’intervento previsto per il 2025 includerà opere di adeguamento in diversi punti critici della città, con particolare attenzione ai marciapiedi, agli accessi pubblici e agli edifici comunali. L’obiettivo è rendere Imperia sempre più a misura di tutti, migliorando la qualità della vita e promuovendo una mobilità urbana equa. L’approvazione dello stralcio 2025 conferma l’attenzione dell’amministrazione verso le politiche sociali e l’inclusione, e rappresenta un esempio concreto di utilizzo virtuoso delle risorse urbanistiche a favore della collettività.