Sembra impossibile, eppure è successo di nuovo: il famigerato acquedotto colabrodo di Imperia, nonostante il tanto sbandierato dal commissario dell'Ato idrico Claudio Scajola ingresso dei privati di Acea Molise in Rivieracqua, come la panacea di tutti i mali, torna a far parlare (e sprecare) di sé. Una nuova, massiccia perdita ha colpito la parte alta di Regione Panegai, zona già tristemente nota per le continue rotture che, ormai da anni, fanno della gestione idrica un vero incubo per i residenti.
L’allarme è scattato ieri, domenica 15 giugno, quando – dopo giorni interi in cui un flusso d’acqua continuo scorreva copioso in un beo privato – è stato finalmente aperto un ticket di segnalazione presso, appunto, Rivieracqua, la società incaricata della gestione del servizio. Ma il danno, nel frattempo, era già stato fatto.
Una ricognizione verso il Villaggio Merea ha permesso di individuare il punto esatto della perdita, localizzato una cinquantina di metri oltre il Passo del Maggiore, teatro già noto di precedenti cedimenti. Stavolta, però, il disastro ha superato ogni aspettativa: la perdita si è riversata direttamente in un corso d’acqua, alimentandolo ininterrottamente e provocando un allagamento della strada sottostante in direzione Costa d’Oneglia.
Un déjà vu inquietante: l’estate scorsa la zona era stata colpita da una serie infinita di rotture, con vere e proprie fontane da geyser che si alzavano nei campi. E ora, nonostante l’assenza di piogge, si torna allo stesso copione: acqua potabile persa, territori privati invasi, e silenzio da parte delle istituzioni.
“È uno scandalo continuo – commenta un residente esasperato – ogni anno è peggio, e nessuno fa nulla. Qui si paga l’acqua a peso d’oro, ma quella vera finisce nei fossi o allaga le strade”.