Provincia in difficoltà: le dimissioni di Michele Russo lasciano scoperto il settore tecnico

Un’altra tegola si abbatte sul già fragile assetto amministrativo della Provincia: Michele Russo, unico tecnico rimasto nell’organico, ha presentato le proprie dimissioni, anticipando di fatto il suo pensionamento. Un gesto che, oltre a segnare la fine di un lungo percorso professionale, apre un vuoto preoccupante nel settore tecnico dell’Ente, ora privo di figure apicali operative con esperienza diretta.

Con l’uscita di Russo, l’Amministrazione provinciale si trova costretta a correre ai ripari, ricorrendo alle liste di mobilità interna. In particolare, si guarda a Patrizia Migliorini e Mauro Balestra, tecnici precedentemente collocati in mobilità per scelta dell’attuale presidente, Claudio Scajola.

Una decisione che non mancherà di suscitare discussioni: se da un lato si tratta di personale già interno e dunque immediatamente disponibile, dall’altro la loro precedente esclusione operativa pone interrogativi sulla reale strategia politica e amministrativa dietro queste rotazioni. La carenza strutturale di tecnici nella Provincia è ormai un’emergenza cronica, che rischia di rallentare – se non bloccare – la gestione delle pratiche, dei cantieri e della pianificazione territoriale. Più di qualcuno, dentro e fuori dall’Ente, parla apertamente di una situazione che non può più essere affrontata con misure tampone.

Fonti interne parlano di malumori crescenti e preoccupazione diffusa. Nel frattempo, l’Amministrazione resta in silenzio, ma è chiaro che la nomina di un nuovo dirigente – o una ridefinizione delle competenze – non potrà più essere rimandata. In un momento in cui la macchina pubblica è chiamata a gestire fondi, progetti e interventi cruciali per il territorio, l’assenza di un punto di riferimento tecnico rischia di compromettere l’efficacia dell’azione amministrativa.