Attualità - 10 giugno 2025, 07:10

Maturità 2025, il dottor Ravera: "Uno spazio di prova che prepara al futuro"

Il direttore della struttura complessa di psicologia dell’Asl1 riflette sull'ansia da esame di Stato

Maturità 2025, il dottor Ravera: "Uno spazio di prova che prepara al futuro"

Il prossimo mercoledì si ripropone quell’atteso rito collettivo che è la Maturità. L’esame di Stato coinvolge centinaia di studenti imperiesi che già sognano il loro futuro al di fuori della scuola. Giovani ragazzi che, nell’attesa del compito di italiano o dell’interrogazione finale, sono impazienti di terminare una fase di vita.

L’esame costituisce una tappa importante nella crescita personale e la valutazione rimane un elemento secondario. “L’esame di maturità ha un significato che è insito nel nome – dice il dottor Roberto Ravera, direttore della struttura complessa di psicologia dell’Asl1 Imperiese-, si tratta della conclusione di un percorso di crescita e formazione durante cui non si sono apprese solo semplici nozioni, ma ci si è preparati al futuro”.

Un evento che non deve essere ingigantito, ma ridimensionato come l’ultima fase di un percorso scolastico. Così si riducono l’ansia e l’agitazione e si impara a vivere le sfide della vita come occasioni in cui dimostrare le proprie capacità: “È uno spazio di prova, una porta che si apre, ma non decide cosa sarà del proprio futuro”, aggiunge Ravera.

L’ansia deve essere interpretata come un sentimento normale: “L’etimologia della parola stessa, dal latino ‘angere’ ossia ‘stringere’, comunica quella sensazione di chiusura dello stomaco che riconoscevano già gli antichi. Una sensazione che non deve per forza essere patologizzata -prosegue Ravera-. L’ansia vissuta dai maturandi non è un disturbo, ma uno stimolo che fornisce loro l’energia per affrontare le prove. Un sentimento passeggero che permettere di non confrontarsi passivamente gli eventi della vita”.

Sara Balestra

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