Il Punto - 08 giugno 2025, 19:16

IL PUNTO. Imperia Calcio, la cessione tra promesse, tensioni e silenzi: cosa c’è davvero dietro le parole del sindaco Scajola?

Tra conti in rosso, sponsor non ufficializzati e capitali promessi, il futuro del club resta appeso a un filo. E il tempo stringe

IL PUNTO. Imperia Calcio, la cessione tra promesse, tensioni e silenzi: cosa c’è davvero dietro le parole del sindaco Scajola?

“Ancora pochi giorni, poi tutto ok”. Con queste parole il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, ha cercato ieri di rassicurare gli ultras nerazzurri che, durante il torneo internazionale di beach soccer alla Marina di Porto, avevano esposto uno striscione polemico per denunciare lo stallo sulla cessione dell’Imperia Calcio. Un fuori programma che ha rischiato seriamente di compromettere la diretta DAZN, che vantava l’esclusiva sulla manifestazione, ma che si è chiuso senza incidenti grazie al senso di responsabilità dei tifosi, decisi a non rovinare un evento importante per la città.

La protesta, però, è solo la punta dell’iceberg di una vicenda che da mesi agita gli ambienti sportivi e politici cittadini. Al centro c’è il futuro del club di piazza d’Armi, in sospeso tra le dimissioni del presidente Fabrizio Gramondo e le trattative per una possibile cessione all’imprenditore emiliano Pino Ruggieri. Un incontro tra i due si è svolto venerdì scorso, lontano da occhi indiscreti. Ruggieri, si è detto interessato a rilevare il club, ma ha posto due condizioni: conoscere in dettaglio la reale situazione debitoria e ottenere dal Comune garanzie precise su alcuni interventi infrastrutturali legati al progetto sportivo (lo stadio) e non solo.

Fonti vicine all’ex presidente di Sanremese e La Spezia raccontano che la prima analisi dei conti da parte del gruppo emiliano è stata tutt’altro che incoraggiante. I debiti accumulati in questi anni sono rilevanti e avrebbero potuto far naufragare la trattativa già sul nascere. Tuttavia, Gramondo avrebbe assicurato a Ruggieri l’imminente arrivo di capitali freschi, grazie a sponsor vicini (o spinti) dall’amministrazione comunale. Questi finanziamenti – ancora non ufficializzati – sarebbero fondamentali per garantire l’iscrizione al prossimo campionato, ridurre il debito e permettere alla nuova proprietà di iniziare un progetto a medio termine.

Il sindaco, dal canto suo, avrebbe promesso un sostegno concreto, anche se per ora ha parlato solo in termini generici. La frase pronunciata ieri agli Ultras è emblematica di un approccio che punta a tenere bassa la tensione pubblica in attesa di una soluzione. Ma il tempo stringe. I termini per l’iscrizione alla stagione 2025/2026 si avvicinano rapidamente e senza certezze scritte – soprattutto sul fronte economico – è difficile immaginare un passaggio di consegne sereno.

Intanto, la tifoseria resta in bilico tra fiducia e delusione. La mobilitazione di ieri non è stata una semplice provocazione: è il segnale di una comunità stanca di promesse vaghe e di un immobilismo che rischia di trascinare l’Imperia sempre più giù. Pino Ruggieri ha chiesto ancora qualche giorno prima di dare una risposta definitiva, promettendo una decisione al massimo entro l’inizio della prossima settimana.

La città, dunque, resta in attesa. Il futuro del club dipende da un filo sottile fatto di sponsor non ancora ufficiali, garanzie verbali e valutazioni aziendali. Se arriverà una risposta positiva, sarà un punto di svolta per il calcio imperiese. Altrimenti, si aprirà l’ennesimo capitolo difficile.

Diego David

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