Correva l'ottobre 1993 e tremila imperiesi, in stragrande maggioranza giovani e giovanissimi, invadevano piazza Duomo, nel cuore di Porto Maurizio per ammirare lo showman del momento, Fiorello, e il suo Karaoke.
Cori, striscioni, applausi scroscianti ma anche gridolini femminili: un delirio. Le tre puntate, registrate in successione nella cornice del centro storico imperiese, andarono poi in onda sulle reti Mediaset tra il 24 e il 26 ottobre. Con l'atteso spettacolo si aprirono i festeggiamenti per i 70 anni della città di Imperia.
La cronaca dell'epoca. Nonostante le previsioni meteo fossero tutt'altro che incoraggianti, la pioggia non c'è stata. I fans più sfegatati del conduttore e cantante siciliano hanno cominciato a gremire la zona intorno al Duomo diverse ore prima dell'inizio, già alle 13. "Fiorello 6 un mito", "Fiorello 6 tutti noi", "Sei sacro", sono soltanto alcuni degli striscioni preparati per l'occasione.
Ad attendere l'apparizione della star, anche giovani arrampicati sui lampioni, lungo la scalinata della parrocchia e un po' ovunque, dietro transenne che a fatica sono riuscite a contenere passione ed entusiasmo giovanili. "Con questo vento mi spettino", ha esordito intorno alle 18.30 Fiorello al microfono, aggiustandosi il mitico codino. Cori continui hanno quindi scandito il suo nome, mentre lui ripeteva i titoli della canzoni prescelte dalla trentina di interpreti in gara sul palco.
Lo showman si è poi ritirato per tre quarti d'ora nella sua roulotte-camerino, da dove ne è infine uscito, giusto in tempo per dare il via alla registrazione delle tre puntate. Dopo aver ricordato che la manifestazione apriva il calendario di festeggiamenti per il 70° anniversario della nascita di Imperia, Fiorello è stato vittima, evidentemente non bene informato, di una mezza, divertente scivolata...geografica. "Settant'anni fa Imperia non c'era. C'erano Porto Maurizio e Oneglia divisi dal fiume Imperio (e non Impero, ndr)". Tra i più applauditi sul palco la biondissima Cristina De Marchi che ha cantato "All night long", Irene Stefanolo con "Sotto il segno dei pesci", Gabriele De Marco con "Susanna".






