Dalle Langhe piemontesi dove l’orizzonte è verde e chiuso dai noccioli alla Riviera ligure di ponente dove l’orizzonte è infinito e azzurro. E dove finalmente 'Il raccoglitore di noccioleʼ (Fusta Editore) può essere accettato e vivere la sua esistenza.
Raccontata da Maurizio Giordano, è la storia straordinaria di cent’anni fa con protagonista un adolescente come tanti altri alla ricerca di un luogo dove essere accolto nel senso più profondo e autentico della parola. Quella ricerca dal sapore quasi di sopravvivenza lo porterà in quello che allora poteva considerarsi un altro mondo, un mondo abissalmente lontano dal suo dove era nato e cresciuto per qualche anno. Non soltanto un luogo lontano e sconosciuto ma anche il posto in cui vivrà tra piccole storie di vita anche quotidiana e la grande storia nelle terre dove germoglia l’industrializzazione dell’Italia settentrionale e i primi vagiti del mito della 'Riviera dei Fioriʼ che avranno anche la tragica parentesi della Grande Guerra. Quel primo conflitto mondiale che si trasforma in un triste 'giro di boaʼ per chi, come il giovanissimo protagonista, può scoprire dapprima nuovi amori, i lavori di quei tempi e incontri straordinari che sembrano aprire proprio ai giovani grandi e meravigliose porte per il futuro salvo poi chiuderle drammaticamente nelle trincee sul Carso o sul Piave.
Uno scorcio del primo Novecento visto con gli occhi appassionati dello storico che non dimentica l’animo umano delle passioni e delle speranze narrate con la fascinosa penna di Maurizio Giordano che lo presenta all’Apericena della Libreria Dante giovedì prossimo alle 18.