Il suo insediamento ufficiale avverrà tra poche settimane, ma Daniela Bozzano, prossima a sedersi sui banchi del consiglio provinciale, è già protagonista nel dibattito politico che infiamma la Provincia. L’occasione è il sempre più acceso confronto sui progetti delle pale eoliche nel Ponente che, ora, sta mettendo in luce tensioni e contraddizioni tra diversi livelli istituzionali.
La discussione si è intensificata dopo le recenti dichiarazioni del presidente della Provincia Claudio Scajola che ha puntato il dito contro la Regione Liguria, accusandola apertamente di “ritardi” nell’iter decisionale. Non sono mancate nemmeno critiche ad alcuni sindaci dei piccoli Comuni coinvolti che sorprende anche per i suoi risvolti politici.
Solo pochi mesi fa, infatti, lo stesso Scajola si era dichiarato un sostenitore convinto della maggioranza regionale guidata dal centrodestra, rivendicando un ruolo di primo piano nella elezione del sindaco di Genova, Marco Bucci. Una 'coerenza' politica messa in dubbio da più parti, anche tra le fila dell’opposizione.
A sottolineare questa apparente contraddizione è proprio Daniela Bozzano, che si prepara a prendere il posto di Cristian Quesada – decaduto in seguito alla mancata ricandidatura a Vallecrosia: “Siamo a favore dell’eolico, come di tutte le fonti di energia alternativa – dichiara Bozzano a La Voce – ma serve una valutazione seria e trasparente sui costi e benefici, soprattutto dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Trovo singolare che il presidente Scajola oggi accusi la Regione di inefficienze, quando fino a poco tempo fa ne elogiava l’operato politico”.
"Le aree interessate dai progetti di eolico nel Ponente -conclude - presentano caratteristiche orografiche e paesaggistiche complesse, spesso fragili e una forte identità naturalistica. In questo senso, la sfida non è solo tecnica, ma anche culturale e politica: riuscire a coniugare energia pulita e tutela dell’ambiente, sviluppo sostenibile e partecipazione".