Imperia, è scontro sull'Aurelia Bis: la maggioranza accusa Sardi (Avs) per il "no" al rinvio della mozione in consiglio comunale

Si accende lo scontro politico in vista del prossimo consiglio comunale in programma lunedì 19 maggio alle 17.30. Al centro della polemica, la mozione sull’Aurelia Bis presentata dal consigliere di opposizione Lucio Sardi (Avs), che, secondo una nota inviata alle redazioni dai gruppi di maggioranza avrebbe rifiutato la richiesta di rinviarne la discussione alla seduta successiva per consentire la presenza dell’assessore ai Lavori pubblici, Gianfranco Gaggero.

Durante l’ultima conferenza dei capigruppo, sarebbe emersa, infatti, l’impossibilità dell’assessore Gaggero – figura chiave nell’iter del progetto – di partecipare al Consiglio di lunedì sera per “motivi personali seri e improrogabili”. Secondo quanto riferisce la maggioranza, l’assenza dell’assessore, già preannunciata, renderebbe il dibattito sulla mozione "impoverito e sterile".

La proposta di rinvio sarebbe stata, però, rispedita al mittente da Sardi, che ha insistito sull'inserimento della mozione all’ordine del giorno. Una scelta giudicata da esponenti della maggioranza come “una chiusura incomprensibile” e una dimostrazione di “mancanza di rispetto personale”, evidenziando ancora una volta, secondo loro, l’atteggiamento pretestuoso e ostile di una parte dell’opposizione.

"Il consigliere Sardi ha dimostrato ancora una volta che la sua azione politica è mossa esclusivamente da una pregiudiziale avversione nei confronti dell’attuale Amministrazione», dichiara una nota della maggioranza, che evidenzia come la richiesta di posticipo fosse dettata solo dal buon senso e dall’interesse a un confronto costruttivo.

Di fronte al rifiuto, la maggioranza fa sapere di essere pronta a rilanciare la richiesta durante la seduta di lunedì. Se Sardi dovesse persistere nella sua posizione, i consiglieri di maggioranza valuteranno di abbandonare l’aula al momento della discussione della mozione.

"Una decisione sofferta – spiegano – perché crediamo nel valore del dibattito e nell’importanza dell’opera, ma riteniamo che il confronto politico non possa prescindere dal rispetto umano".