Mentre si avvicina l’incontro pubblico di lunedì 19 maggio alle ore 18.30 presso l’Oratorio della Chiesa dell'Assunta ai Piani, cresce l’allarme tra imprenditori e residenti della zona Ponente di Imperia, direttamente coinvolti dal progetto dell’Aurelia Bis. In particolare, preoccupano gli espropri previsti lungo il nuovo tracciato, con un impatto potenzialmente devastante per alcune aziende situate a Caramagna, in via Marte, proprio nell’area individuata per la futura rotonda di uscita.
Tra le realtà economiche interessate figurano aziende del territorio: Gre.co Carni, il Cororifico Michelis, il Monopolio dei Tabacchi e Feel Green (quest’ultima situata sull'altra sponda del torrente). Realtà che da anni rappresentano un pilastro dell’economia locale e che, nel complesso, contano circa 30 dipendenti, occupando un’area di circa 1.500 metri quadrati con complessivamente, 300 milioni di euro di fatturato. Ma il rischio oggi, se il tracciato non verrà modificato, è che queste aziende si vedano costrette a chiudere i battenti o affrontare trasferimenti dispendiosi, mettendo in discussione la loro stessa sopravvivenza e l'occupazione dei lavoratori.
Giovanni Conio, amministratore della Gre.co Carni, storica attività del territorio, lancia un appello: "Chiediamo solo un po’ di buon senso. Il tracciato può e deve essere rivisto per evitare che aziende attive da anni siano costrette a trasferirsi con tutte le difficoltà del caso, o addirittura a chiudere, generando disoccupazione." Sulla stessa linea anche Roberto Colagiovanni, proprietario di uno capannoni destinato all'abbattimento e ora affittato: "L’Aurelia Bis, inizialmente, si doveva sviluppare più a monte. Doveva rappresentare un’opportunità di sviluppo per tutti, non una condanna per le imprese locali." Ancora più esplicita la preoccupazione di Niky Brancatisano della Gre.co Carni: "Tra poco gli espropri ci pioveranno addosso e non sappiamo dove trasferire le attività. I costi per ripartire altrove sono proibitivi rispetto agli indennizzi previsti. Non siamo contrari all’opera, ma si sta seguendo un tracciato deciso nel 2001, quando ancora non esisteva neppure la ferrovia." Per discutere apertamente del progetto e dei suoi impatti, si terrà un incontro pubblico promosso dal Comitato Garbella-Prino, con l’obiettivo di informare in modo chiaro e trasparente la cittadinanza, soprattutto chi rischia di essere soggetto a esproprio.
Durante l’appuntamento, interverranno: Alessandro Barla, referente del Comitato, che illustrerà il progetto, la cartografia dettagliata e le particelle catastali interessate; l'avvocato Paolo Prato, presidente della Federazione Ligure di Confedilizia che spiegherà la normativa sugli espropri e i diritti dei proprietari, offrendo indicazioni concrete su come difendersi legalmente.
L’invito è rivolto non solo ai proprietari e imprenditori coinvolti, ma anche a ambientalisti, tecnici, residenti e cittadini interessati a conoscere e discutere del futuro del territorio. L’incontro rappresenta un’occasione fondamentale per far emergere le criticità e cercare soluzioni condivise, prima che le ruspe cancellino decenni di lavoro e radicamento sul territorio.