Il futuro di Pieve di Teco e della Valle Arroscia non potrà che passare dal rilancio turistico ed economico della Statale 28.
La strada di collegamento diretto con Imperia, che di fatto ha eliminato la scalata del Colle San Bartolomeo, abbinata alla prosecuzione dell'arteria stessa verso Ormea, con eliminazione anche del Colle di Nava modificheranno radicalmente, in modo positivo, la funzione di polo economico, della località storica dell'entroterra imperiese.
Ne è convinto anche il sindaco, Marco Lengueglia. "Si tratta di un appuntamento che Pieve di Teco non può assolutamente perdere". Se n'è parlato di recente nel corso di un incontro tra gli amministratori locali e una delegazione della Confesercenti capeggiata dal vice presidente, Luigi Parodi. E' stata, anche, un'occasione per discutere le prospettive di rilancio economico e turistico del paese.
Tutti sono d'accordo: c'è la necessità di salvaguardare gli operatori economici esistenti e le loro attività, creando uno strumento tecnico-amministrativo capace di accelerare lo sviluppo e l'ammodernamento di commercio, artigianato e ospitalità.