Attualità - 14 maggio 2025, 15:12

Imperia, ufficiale: decreto ASL 1 permette alla dottoressa Acquarone di lavorare fino a 73 anni

Sollievo per i pazienti, medico di famiglia da cinquant'anni e consigliera comunale, sostenuta da una petizione di 1.500 cittadini

Imperia, ufficiale: decreto ASL 1 permette alla dottoressa Acquarone di lavorare fino a 73 anni

Ora è ufficiale: è stato firmato dalla direttrice generale dell’ASL 1, Maria Elena Galbusera  il decreto che consente ai medici di medicina generale di proseguire l’attività fino a 73 anni. Ad anticiparlo a La Voce  er stato il dottor Fabrizio Polverini, Direttore Sociosanitario dell’ASL 1: La notizia rappresenta un grande sollievo per centinaia di pazienti seguiti dalla dottoressa, da quasi cinquant’anni punto di riferimento a Imperia, con studio in via Cascione a Porto Maurizio. Acquarone, inoltre, è anche consigliera comunale, figura attiva e stimata nella comunità locale.

Il suo caso era diventato simbolo dell’emergenza legata alla carenza di medici di famiglia: oltre 1.500 cittadini imperiesi avevano sottoscritto una petizione per chiederne il prolungamento dell’attività. Una mobilitazione che aveva messo in luce il profondo legame tra medico e pazienti, basato su fiducia, dedizione e continuità.

La possibilità per i medici di famiglia di restare in servizio fino a 73 anni è stata introdotta grazie all’approvazione in Senato di un emendamento al decreto sulla Pubblica Amministrazione. La misura – valida fino al 31 dicembre 2026 – estende di un anno, da 72 a 73, il limite di età per i medici convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale.

Alla base della decisione normativa, la grave carenza di medici di medicina generale: secondo le stime, tra il 2024 e il 2027 circa 7.300 medici su 35.000 raggiungeranno l’età pensionabile, creando forti criticità per la tenuta del sistema sanitario territoriale.

Nel caso della dottoressa Acquarone, la sua professionalità, l’impegno costante e il forte legame con il territorio hanno reso questa estensione non solo possibile, ma necessaria: una scelta che garantisce continuità assistenziale a tanti cittadini e restituisce serenità a un’intera comunità.

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