"Perché i nostri politici e amministratori locali non avanzano una proposta ufficiale a Roma per cambiare la targa delle nostre auto, da IM a IP? Così, una volta per tutti, si finirà per esseri confusi con Imola".
La proposta, che vuole essere sì provocatoria ma anche costruttiva, arriva dal più popolare storico, scrittore e studioso dei costumi imperiesi, Lucetto Ramella. "Non mi si venga a dire che non si pià fare - incalza Ramella - lo ha già fatto, a suo tempo, Cuneo, proprio per evitare che la targa fosse CU, sigla che si sarebbe potuta prestare a maliziose interpretazioni, visto il significato dialettale della parola. Imola, che non è neppure capoluogo, trovandosi in provincia di Bologna, deve la sua notorietà ai telefoni: per compitare un nome, infatti, da sempre si dice A come Alessandria, B come Bologna e I come Imola".
Tra l'altro, a riproporre l'eterna polemica è stato un recente numero della Gazzetta Ufficiale dove, nel riportare una delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica che individuava i Comuni ad alta tensione abitativa, si collocava Sanremo in provincia di Imola. Un errore che ha destato scalpore, perché, a compierlo, è stato un organo ufficiale dello Stato.
Preoccupato anche Andrassy Falciola, presidente dell'Ente Provinciale per il Turismo. "Sono decenni che Imperia viene scambiata per Imola. Anch'io, quando sono in viaggio, per far comprendere dov'è Imperia, devo precisare "vicino a Sanremo". E' triste constatare che, nonostante tutti gli sforzi compiuti. Imperia non abbia ancora una propria immagine, unanimemente riconosciuta, in Italia e all'estero".
Sulla proposta di Ramella, Falciola è comunque perplesso. "Si tratta di un paradosso, non la so valutare - conferma- si potrebbe anche fare questo tentativo, ma credo che il problema vada risolto alla radice, combattendo l'ignoranza della gente. Siamo trascurati, lo notiamo anche da altri segnali: nonostante le nostre ripetute proteste, Rai Uno continua a trasmettere le temperature di Imperia sbagliate, prendendole dalla stazione aeronautica di Andora e non dal nostro osservatorio meteo".
E il sindaco, Giovanni Gramondo, cosa ne pensa? "Non è che poi IP possa scambiarsi per l'Irpinia? Scherzi a parte, ritengo proprio che il discorso non regga. Quella di cambiare targa non è una strada percorribile: IM è una sigla internazionale, ed è pressoché impossibile che una richiesta del genere, qualora fosse avanzata, venga accettata dal Ministero dei Trasporti, il solo competente a decidere". Già. Dalla Motorizzazione civile di Imperia non si nascondono. "Per un provvedimento del genere occorrerebbe una motivata delibera del Consiglio Provinciale - fanno sapere - ma, almeno da una trentina di anni, non esistono casi di variazione di sigle automobilistiche: quando una targa è stata assegnata, non viene più mutata".