Un ritorno al passato, al fascino del legno e della vela più autentica. Così si potrebbe definire il Trofeo Dinghy 12’ Classic 2025 iniziato oggi dagli scali del Porto Maurizio Yacht Club ed è riservato a quella classe di piccoli scafi realizzati in legno.
Una classe tuttora viva e ricca di appassionati e passione nonostante sia una barca disegnata nel 1913 e con un’attrezzatura velica – la randa al terzo – tipica del secolo scorso. Tanto è vero che a questo evento organizzato dal club portorino fino a domani sono iscritti e partecipanti ben ventisette velisti provenienti da Italia, Francia, Principato di Monaco e Svizzera mentre l’unico imperiese è Alberto Dalpiaz, portacolori del sodalizio di casa.
E sono tutti skipper di scafi in legno, appunto, come erano nati all’origine oltre cent’anni fa, mentre il Dinghy 12’ è realizzato anche in vetroresina ma, in questo caso, non è ammesso alle competizioni che, comunque, prevedono classifiche separate.
Le barche in legno sono costruite con le ʽtavoleʼ dello scafo sovrapposte – in gergo a ʽclinkerʼ - che, a quei tempi, garantivano la tenuta all’acqua, problemi che con la in vetroresina non esistono. Quindi sarà veramente un fine settimana dedicato alla vela del passato. “Sono molto soddisfatto della partecipazione – afferma Alessio Marziano, presidente del club –. Il Dinghy ha soprattutto partecipanti non giovanissimi anche se può vantare notevoli facoltà tecniche e i ventisette arrivati sono un successo: se il meteo ci aiuta potremmo farli divertire almeno con cinque prove”.