La vicenda dell’asilo nido di via Rossini a Diano Marina è finita sotto i riflettori in seguito alla revoca dell’appalto alla ditta esecutrice per “perdita dei requisiti”. A certificare la delicatezza della situazione è arrivata, nelle ultime ore, la riunione straordinaria della Commissione Antimafia del Comune della Città degli Aranci, convocata nel pomeriggio di ieri e presieduta dal consigliere Francesco Parrella.
Al centro della riunione di ieri c’è stata l’audizione dell’ingegnera Elena Muscarella, responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune, già ascoltata mesi fa dalla stessa Commissione per fare chiarezza su alcune anomalie legate all’appalto. La sua nuova convocazione non è passata inosservata. L’esito dell’incontro è stato, come da protocollo, "coperto dal massimo riserbo", come recita una nota del Comune.
Il progetto, dal valore di quasi un milione di euro, rientra nel Piano per gli asili nido, le scuole per l'infanzia e i servizi di educazione e cura per la prima infanzia, finanziato con fondi europei del PNRR. Ma la vicenda assume contorni preoccupanti: risulta, infatti, al centro di una maxi inchiesta antimafia condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), dal GICO della Guardia di Finanza e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, sotto il coordinamento del procuratore Marcello Viola e della procuratrice aggiunta Alessandra Dolci. Secondo l’ipotesi accusatoria, due imprenditori arrestati la scorsa estate sarebbero legati al clan mafioso dei ‘Barcellonesi’, una potente organizzazione criminale originaria della Sicilia orientale.
A confermare l’attenzione crescente sul caso è il fatto che il presidente della Commissione Parrella abbia già contattato il presidente della Commissione Antimafia della Regione Liguria, l Andrea Orlando, con l’obiettivo di fissare un incontro ufficiale nelle prossime settimane.