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Attualità | 28 aprile 2025, 09:55

Giornata mondiale in memoria delle vittime dell'amianto, in Liguria 600 morti nel 2024

E' la quarta regione per incidenza in Italia con Lombardia, Piemonte e Lazio

Giornata mondiale in memoria delle vittime dell'amianto, in Liguria 600 morti nel 2024

Sono state 600, nel 2024, le morti in Liguria causate dall'esposizione all'amianto: è la quarta regione per incidenza in Italia. Il mesotelioma, il tumore associato all'esposizione all'amianto, ha causato la morte di 150 liguri, 300 hanno perso la vita a causa del tumore del polmone, i rimanenti per patologie asbesto correlate

In occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime, Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, commenta: "Sono stati 7 mila i morti solo nel nostro paese nell'ultimo anno, e il bando globale dell'amianto che semina morte è ancora una utopia. Sono numeri che non appartengono al passato. Sono volti, storie, famiglie spezzate oggi. Molti non sapevano, altri sono stati ignorati. Troppi sono stati sacrificati nel nome del profitto". 

In Italia il mesotelioma rappresenta lo 0,8 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo e lo 0,3 per cento di quelli diagnosticati nelle donne. Il 90 per cento dei mesoteliomi è dovuto all'esposizione ad amianto, materiale utilizzato soprattutto negli anni '70 e '80 e messo al bando nel 1992. Di solito intercorrono decenni tra l'esposizione e l'eventuale insorgenza del mesotelioma, quindi, ci si attende che il numero di diagnosi continuerà a salire nei prossimi anni. 

"Questa giornata -prosegue Bonanni- è un richiamo alla responsabilità, alla bonifica, alla giustizia per le vittime e alla tutela di chi oggi vive, lavora, studia in luoghi contaminati". La Liguria, insieme a Lombardia, Piemonte e Lazio sono le regioni soggette a maggiore rischio e rappresentano oltre il 56 per cento dei casi segnalati. L'Osservatorio segnala che in Italia sono presenti "40 milioni di tonnellate di amianto all'interno di un milione di siti e micrositi, di cui 50 mila industriali, e 42 di interesse nazionale. Il pericoloso cancerogeno è presente anche negli edifici di 2.500 scuole (stima 2023), all'interno delle quali sono esposti più di 352 mila alunni e 50 mila soggetti del personale docente e non docente. Ancora, 1.500 biblioteche ed edifici culturali compresi almeno 500 ospedali (stima per difetto perché la mappatura Ona è ancora in corso), hanno componenti in amianto nelle strutture e negli impianti tecnici, in particolare termici, elettrici e termoidraulici".

Sara Balestra

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