Il Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria ha respinto il ricorso presentato da Iliad Italia Spa, che chiedeva l’annullamento del diniego opposto dal Comune di Imperia alla realizzazione di un’antenna di telefonia mobile in via Pacialla. L’opera, alta 18 metri, secondo il Comune non rientra tra i siti previsti dal regolamento comunale per l’installazione degli impianti e avrebbe un impatto significativo sul paesaggio, trattandosi di un’area collinare soggetta a vincolo paesaggistico e ben visibile da numerosi punti pubblici.
Iliad aveva contestato il rifiuto, sostenendo che vietare l’installazione al di fuori dei siti predefiniti violerebbe l’articolo 8 della Legge 36/2001, secondo cui le infrastrutture per le telecomunicazioni devono essere considerate opere di urbanizzazione primaria, compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica.
Nel ricorso, la società sottolineava inoltre di aver previsto misure di mitigazione per ridurre l’impatto visivo dell’impianto, tra cui la colorazione concordata della struttura e il camuffamento dell’antenna come un albero artificiale.
I giudici amministrativi, tuttavia, hanno ritenuto legittimo il diniego comunale, evidenziando che la valutazione dell’ente locale si basa su un’ampia discrezionalità tecnico-valutativa. Una discrezionalità che, secondo il Tar, non è stata esercitata in modo illogico o incoerente: al contrario, la motivazione addotta è stata giudicata completa e fondata.
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