Al Direttore - 24 aprile 2025, 13:07

Bracco: "25 Aprile, a 80 anni dalla Liberazione, il coraggio della memoria e la responsabilità della politica"

La lettera del consigliere del Partito Democratico

Bracco: "25 Aprile, a 80 anni dalla Liberazione, il coraggio della memoria e la responsabilità della politica"

Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere del Partito Democratico Ivan Bracco

"Quest’anno si celebra l’ 80° anno della ricorrenza della liberazione dal nazifascismo da parte dei Partigiani che ricordo essere stati donne e uomini, di tutte le ideologie politiche e molti religiosi che insieme hanno combattuto per la libertà.

Si celebra la fine della guerra, la sconfitta dei tedeschi, la distruzione della terribile tirannia che aveva dominato il paese per un ventennio, e grazie all’insurrezione delle bande Partigiane, l’Italia, che quella guerra terribile al fianco dei tedeschi aveva iniziato dalla parte sbagliata e vergognosa, dove venivano approvate ed attuate le leggi razziali e coadiuvato i camerati tedeschi nel compiere lo sterminio di milioni di innocenti, con l’attività partigiana una parte di italiani è riuscita con migliaia di morti a stare dalla parte giusta.

Oggi, le persone che non vogliono celebrare il 25  Aprile, abbiano il coraggio di dirlo pubblicamente, per i primi i politici, che preferivano che oggi fossimo governati dai nazisti, abbiano il coraggio di ammetterlo pubblicamente e non di nascondersi dietro alla Costituzione che è nata grazie al sacrificio dei 'ribelli' di ogni ideologia politica uniti per la libertà!

Come sono contrario a ogni forma di dittatura e oppressione posta in essere ancora oggi dai regimi comunisti dai quali prendo fermamente le distanze, mi piacerebbe che la destra moderna avesse il coraggio e l’onestà intellettuale di farlo, solo così si potrà andare oltre e fortificare la nostra democrazia che dobbiamo tutti rispettare e custodire ogni giorno.

Si deve avere rispetto per l’uomo, per le sue diversità per il suo stato di salute, per il suo modo di vivere e la ricchezza deve essere un valore aggiunto e non l’unico obbiettivo da raggiungere nella vita, se non prima cercare di tendere una mano a chi rimane indietro, 'non c’è libertà senza giustizia sociale'.

Inutile dichiararsi antifascisti per poi andare a braccetto con i 'fratellini' discendenti di Mussolini, per riuscire a governare e qui in Provincia e Comune abbiamo la dimostrazione.
Pertini affermava: 'io combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi al prezzo della mia vita perché tua la tua idea la possa esprimere sempre liberamente'”.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU