Sempre più spesso, chi progetta o ristruttura edifici decide di valutare materiali “intelligenti”, sviluppati in laboratori specializzati e ideati per tenere conto della resistenza e della flessibilità, oltre che del rispetto per l’ambiente. Tutto ciò nasce dall’esigenza di trovare prodotti che non compromettano la stabilità della costruzione e che, al contrario, possano migliorarne il rendimento sul lungo periodo.
Bisogna considerare che numerose normative spingono verso una riduzione dell’impatto ambientale e un’ottimizzazione dei consumi: per questo, la scelta dei componenti costruttivi è un passaggio di primaria importanza.
Le novità degli impermeabilizzanti poliuretanici
I cosiddetti materiali smart hanno proprio questo obiettivo: si tratta di formulazioni e tecniche capaci di adattarsi alle condizioni esterne, prevenire danni e richiedere interventi di manutenzione ridotti. Con l’utilizzo di queste soluzioni, si possono anche contenere i costi energetici e si avrà una durata superiore.
Uno degli aspetti più critici per la longevità di qualsiasi struttura è la protezione dall’acqua. L’umidità e le infiltrazioni possono indebolire la resistenza dei materiali tradizionali, causando deterioramenti progressivi che portano a spese per le riparazioni. Tenendo conto di questi aspetti, i prodotti impermeabilizzanti poliuretanici rappresentano un punto di forza.
Sono formulazioni che, una volta applicate, creano una barriera elastica su superfici come calcestruzzo, mattoni o coperture metalliche, adattandosi ai movimenti fisiologici dell’edificio.
Le membrane poliuretaniche, nello specifico, forniscono un’elevata flessibilità e aderiscono con efficacia a vari su diversi substrati (tra cui calcestruzzo, legno e metallo), permettendo di ridurre il rischio di fessurazioni e distacchi. Alcune versioni vengono applicate a spruzzo, altre si stendono a rullo, ma il principio comune è formare uno strato continuo privo di giunture e sormonti, ideale per impermeabilizzare e proteggere la struttura dagli agenti esterni.
I sistemi Krypton contemplano un approccio “sartoriale” e dunque possono essere modificati a seconda delle esigenze del committente, attraverso Per chi ha la necessità di un sistema completo, esistono anche rivestimenti combinati, progettati per rinforzare ancora di più la superficie. Il risultato è una difesa affidabile, che riduce la necessità di interventi di manutenzione programmata e consente di risparmiare risorse nel medio e lungo termine.
L’efficienza energetica e il benessere abitativo
Per soddisfare le esigenze di un’architettura moderna, non basta una struttura robusta: bisogna, infatti, dedicare attenzione anche all’isolamento termico e acustico. Sono a disposizione numerose soluzioni, come i pannelli in fibra di legno, la lana di roccia o materiali riciclati, che si adattano a diverse situazioni climatiche e tipologie di costruzione.
Grazie ad un isolamento adeguato, si rendono più efficienti il riscaldamento in inverno e il raffrescamento in estate, riducendo i costi in bolletta e la dispersione di energia.
La versatilità dei sistemi Krypton ad esempio consente anche la realizzazione di tetti verdi/green roof (intensivi o estensivi) per l’installazione di giardini pensili e tetti blu per includere lo stoccaggio dinamico dell'acqua.
Allo stesso modo, l’isolamento acustico influisce profondamente sulla qualità della vita all’interno degli ambienti, perché limita il propagarsi dei rumori provenienti dall’esterno o da locali adiacenti. Si possono predisporre pareti dotate di materiali fonoassorbenti oppure sistemi multistrato con camere d’aria, tutti sistemi che consentono di vivere e lavorare in pace.
Queste scelte possono essere accompagnate a finestre con vetri basso-emissivi e serramenti dalle performance elevate: in queste situazioni, il comfort termico e acustico raggiunge livelli molto alti, creando un equilibrio naturale tra spazio interno e ambiente esterno.
Smart building e controllo digitale
Un edificio che si possa considerare davvero smart non può trascurare l’aspetto tecnologico. Grazie all’integrazione di specifici sensori, si possono monitorare costantemente i parametri ambientali, come la temperatura e i livelli di umidità, regolando in modo automatico i sistemi di riscaldamento, di climatizzazione e di ventilazione. In una rete di dispositivi interconnessi, i materiali intelligenti danno un supporto importante per rendere la struttura più reattiva ai cambiamenti del clima o alle esigenze degli occupanti.
Per esempio, vernici termoriflettenti e pannelli fotovoltaici integrati nella facciata interagiscono con i dati rilevati dai sensori, permettendo di vedere costantemente come si sviluppano i flussi energetici. Le informazioni vengono elaborate e l’impiego delle risorse viene ottimizzato. Il controllo digitale diventa, quindi, una sorta di regia centrale, capace di coordinare gli impianti e anche le caratteristiche fisiche dei materiali impiegati.
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