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Attualità | 23 aprile 2025, 10:45

Imperia, una giovane tartaruga Caretta caretta è stata soccorsa durante una regata

L'esemplare è stato trasportato per le cure all'Acquario di Genova

Imperia, una giovane tartaruga Caretta caretta è stata soccorsa durante una regata

Una giovane tartaruga Caretta caretta in difficoltà è stata soccorsa nella mattinata di sabato durante la regata MFI Eurocup Waszp 2025 a Imperia. Si tratta di un giovane esemplare di 39 centimetri di lunghezza e 34.5 centimetri di larghezza e del peso 7,15 chili.

Lo staff e gli istruttori dello Yacht Club Imperia, organizzatore dell’evento, hanno individuato l’esemplare che mostrava difficoltà ad immergersi e nuotava inclinato nei pressi del campo di regata. I biologi dell’Associazione Delfini del Ponente APS, sotto il coordinamento di guardia costiera e Acquario di Genova, hanno soccorso e messo in sicurezza l’animale presso gli spazi dello Yacht Club di Imperia. Successivamente i carabinieri del servizio CITES l’hanno trasferito all’Acquario di Genova. 

L’esemplare, battezzata Waszp in omaggio alla categoria di imbarcazione protagonista della regata di Imperia, è stato preso in cura dallo staff medico-scientifico della struttura genovese che l’ha visitata e avviato tutti i controlli del caso. Una prima radiografia ha escluso polmonite e fratture. Sono stati effettuati gli esami del sangue e dei tamponi di cui si attendono gli esiti per accertare lo stato di salute dell’animale.

"Chiunque avvisti un esemplare in stato di difficoltà deve allertare immediatamente la guardia costiera, chiamando il numero 1530 o il 112, che interviene e valuta l’effettiva necessità di intervento e dà indicazioni in merito. Per nessun motivo gli esemplari di tartaruga rinvenuti in mare possono essere catturati e issati a bordo di imbarcazioni private", sottolineano dall'Acquario.

Diverse sono le cause che portano al ricovero degli animali. Tra le principali: interferenze con le attività di pesca, reti fantasma in cui rimangono imprigionate, ami di palamiti nella cavità boccale o nel tratto digerente, reti a strascico e da posta, ingestione di corpi estranei, come ad esempio sacchetti di plastica scambiati per meduse che fanno parte della dieta naturale di questi rettili; impatto con imbarcazioni a motore, che arrecano traumi e ferite sul carapace o sul capo, a volte letali; patologie debilitanti che provocano lo spiaggiamento dell’animale; sversamenti o presenza di petrolio.

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