Gli abitanti di zona Baitè, a Oneglia, si schierano contro il futuro tempio dei Testimoni di Geova. Una brutta gatta da pelare in più per il consiglio comunale che dovrà riunirsi nelle prossime ore per esaminare proprio la variante al piano regolatore che prevede una modifica della destinazione d'uso nell'area in cui dovrà sorgere l'edificio, su due piani di 300 metri quadrati ciascuno.
"Non abbiamo nulla contro questa disciplina religiosa ma il piano andrebbe ridimensionato e vanno salvaguardati gli alberi", sostiene un folto gruppo di cittadini di Regione Baitè. Nel mirino anche il fatto che "prima di decidere questo nuovo insediamento ci sono numerosi problemi irrisolti che affliggono il quartiere (scarsità di collegamenti e assenza di ritrovi per giovani e anziani)".
"Nell'incontro con i rappresentanti della Terza circoscrizione avevamo già espresso i nostri dubbi sull'operazione che colpisce l'unico spazio immerso nel verde della zona - precisano i residenti - il piano prevede anche un ampio parcheggio mentre nel nostro rione è sempre più difficile trovare spazi per le auto. Perché, piuttosto, non si concede ai richiedenti lo spiazzo all'interno della caserma Crespi? Oltre alle esigenze dei testimoni di Geova sarebbe necessario occuparsi anche delle nostre. Da tempo attendiamo la realizzazione di due pensiline per il bus: l'estate scorsa è stato costruito il piedistallo in cemento davanti alla chiesetta ma sinora non è mai stato sistemato un riparo. Gli stessi orari, inoltre, ci penalizzano. Al pomeriggio c'è una corsa alle 16.15 ma per tornare bisogna attendere il bus delle 20.15. Anche percorrere la strada a piedi è un pericolo: la via, priva di marciapiede, è piena di curve pericolose e spesso gli sterpi oscurano la visuale".