L’intera comunità diocesana si è riunita, ieri mercoledì 16 aprile, attorno al vescovo Guglielmo per celebrare uno dei momenti più significativi dell’anno liturgico, la Messa Crismale. Un’occasione di comunione che ha coinvolto sacerdoti, diaconi, religiosi, laici, famiglie, giovani e cresimandi, in un clima di profonda spiritualità e partecipazione.
Nel corso dell’omelia, il presule ha rivolto un invito chiaro e appassionato: “Siamo tutti inviati a versare l’olio della speranza in un mondo ferito da guerre, ingiustizie e divisioni. È questa la quintessenza della testimonianza cristiana, il cuore stesso della sinodalità”.
Parole che hanno trovato eco in una suggestiva serie di immagini evocative: “L’olio della verità, della mitezza, della preghiera per l’altro. L’olio del sorriso, del perdono, della responsabilità… e anche quello di un sano umorismo”, ha proseguito il vescovo Gugliemo, dipingendo con semplicità e profondità il profilo del cristiano chiamato a essere luce nel mondo.
Particolare attenzione è stata riservata ai sacerdoti, ai quali è stato rivolto un pensiero carico di affetto e riconoscenza: “Papa Francesco ci ricorda che il primo prossimo per un Vescovo sono i suoi preti. E io aggiungo: il primo prossimo per un prete è il suo confratello”.
La celebrazione si è conclusa con la preghiera finale, che ha racchiuso il senso profondo dell’intero incontro: “Concedi, Dio onnipotente, che, rinnovati dai santi misteri, diffondiamo nel mondo il buon profumo del Cristo”.
Un auspicio e un mandato per tutta la Diocesi, chiamata a testimoniare con gioia e coerenza il Vangelo nel quotidiano.