Attualità - 21 febbraio 2025, 14:56

Tar e concessioni balneari: Viale (Sib Imperia): “Confusione e polemiche inutili”

Per il Sib “la giurisprudenza amministrativa sulle concessioni demaniali marittime non è affatto uniforme e chiara ma contrastante e contraddittoria”

Tar e concessioni balneari: Viale (Sib Imperia): “Confusione e polemiche inutili”

"Ancora una volta si è scatenata la solita stucchevole polemica politica sulle concessioni balneari.  Nonostante nessuno può ergersi a giudice visto che in questi 15 lunghi anni tutti si sono cimentati con la questione e nessuno l’ha risolta limitandosi  alle proroghe". La sentenza del Tar della Liguria sembrava aver messo una pietra tombale su una questione lunga e delicata. 

Ma ecco che il Sib, il sindacato italiano dei balneari, ha deciso di passare al contrattacco in difesa dei concessionari: "Sulla vicenda è bene chiarire alcuni passaggi. Il Tar  non applica la proroga al 2027 perché la gara era stata già avviata prima dell’entrata in vigore della nuova legge che espressamente si applica alle 'procedure avviate successivamente' e, comunque, perché ritenuta automatica e generalizzata.  Di diverso avviso era stato il Tar del Veneto alcune settimane fa che aveva invece ritenuta valida ed efficace la suddetta proroga cd tecnica (analogamente il Tar di Lecce con Decreto Presidenziale del 30 dicembre 2024). Pertanto la giurisprudenza amministrativa sulle concessioni demaniali marittime – precisa Fabio Viale (Sib) - non è affatto uniforme e chiara ma contrastante e contraddittoria». Il sindacato di categoria cerca quindi di gettare acqua sul fuoco

"Nell’interesse, non solo delle 30 mila imprese che da tre lustri vivono nell’incertezza, ma dell’intero Paese serve una discussione scevra da faziosità". Entra a gamba tesa anche Fiba Confesercenti: "Ancora una volta si tira la palla in tribuna in un modo assolutamente non equilibrato. Qui non è accettabile che continuamente ci siano interventi da parte dei giudici che creano ulteriore confusione in una situazione già caotica. Noi riteniamo che il 2027 abbia piena valenza, perché ovviamente è un accordo fatto con la Commissione europea che si rende conto di che cosa vuol dire applicare questa direttiva, ma io aggiungo ancora di più". sembra aver messo una pietra tombale su una questione lunga e delicata. 

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