Nel suggestivo Frantoio Roccanegra, messo a disposizione dal Comune di Chiusavecchia, si è svolta la conferenza intitolata “I muretti a secco nella nostra tradizione”. L'incontro, ideato dall'Istituto Comprensivo di Pieve di Teco - Pontedassio e dall'Associazione "A lecca", si inserisce all'interno del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la scuola, un'iniziativa che promuove la cultura e l'educazione attraverso il linguaggio del cinema.
Al centro dell'incontro la pratica dei muretti a secco, nella sua lezione il professor Corrado Bologna ha sottolineato l'importanza della coltivazione dell'olivo e della vite nella cultura mediterranea, citando passi di Tucidide, dello storico Fernand Braudel di Calvino e Giovanni Boine. "Il muretto a secco connota da secoli il paesaggio della riviera di ponente e occorre mantenere questa preziosa tradizione tramandando l'arte della costruzione dei 'maxej' alle nuove generazioni. Rappresenta un esempio di democrazia, le sue pietre, dalla più grande alla più piccola, necessitano di incastrarsi, di creare interstizi, per dare origine a un’unica opera d'arte riconosciuta come patrimonio dell'Unesco".
Hanno partecipato all'evento gli studenti dei laboratori audiovisivi di Pieve di Teco, Pontedassio e del Polo Tecnologico che saranno protagonisti del lungometraggio “La quinta parete”, un film interamente scritto e realizzato da loro con la guida del regista Sandro Bozzolo. Le riprese si svolgeranno nelle fasce del nostro entroterra, con i suoi paesaggi tipici e i caratteristici terrazzamenti che diventeranno protagonisti del racconto.