Attualità - 27 gennaio 2025, 12:07

Impianto eolico 'Monte Chiappa', Cristian Quesada: "Contrari all'ennesimo progetto calato dall'alto"

Il segretario provinciale del Partito Democratico si unisce al "no" dei sindaci del territorio

Impianto eolico 'Monte Chiappa', Cristian Quesada: "Contrari all'ennesimo progetto calato dall'alto"

Al "no" dei sindaci del territorio per la realizzazione del "parco eolico Monte Chiappa" nei comuni di San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi e Andora, si unisce il Partito Democratico. "Siamo contrari all'ennesimo progetto calato dall'alto che rischia di stravolgere il nostro territorio senza il coinvolgimento delle comunità  locali e dei loro amministratori", dice il segretario provinciale Cristian Quesada

"Siamo fermamente a favore dello sviluppo delle energie rinnovabili, ma non possiamo accettare che ciò avvenga a scapito del territorio e dei suoi cittadini. Nel dianese, un territorio che vive di turismo e che fonda la propria economia sulla valorizzazione del paesaggio e delle sue risorse naturali, i progetti per grandi parchi eolici rappresentano una minaccia concreta alla sostenibilità  e all'identità del luogo. Questi interventi, infatti, prevedono opere connesse come strade, piazzole e altre infrastrutture che modificheranno per sempre il profilo morfologico e paesaggistico della zona, compromettendo l'attrattività turistica e la qualità  della vita dei cittadini.

Non si può pensare di imporre opere di tale portata ignorando le osservazioni di chi vive e amministra questi territori. Come previsto dalle leggi vigenti, i progetti di questa natura sono definiti opere di pubblica utilità e possono procedere anche senza un vero consenso locale. Questo meccanismo non fa che alimentare una distanza inaccettabile tra le istituzioni e i cittadini, che chiedono trasparenza, rispetto e una gestione partecipativa delle scelte che li riguardano.

Il progetto "Monte Chiappa" è stato presentato dalla Tozzi Green e prevede un investimento di oltre 47 milioni di euro, con l'installazione di sette grandi generatori eolici, alti 180 metri e una potenza complessiva di 29,4 MW. La documentazione relativa al progetto è stata già depositata presso la Regione Liguria e sarà disponibile per eventuali osservazioni pubbliche entro 30 giorni, un passaggio fondamentale prima della decisione finale.

"Il Partito Democratico è e sarà vicino ai cittadini del dianese e ai suoi amministratori con azioni concrete per evitare che il territorio venga devastato da scelte scellerate e da progetti che ignorano completamente le esigenze locali. Vogliamo esprimere il nostro pieno sostegno al progetto CER Ponente Ligure, una Comunità Energetica Rinnovabile promossa dai sindaci della zona. Questa iniziativa, basata sullo sfruttamento dell'energia solare, un esempio virtuoso di collaborazione tra amministratori e cittadini per promuovere la sostenibilità e valorizzare il territorio in armonia con le sue peculiarità naturali ed economiche. 

Infine, ribadiamo la nostra contrarietà alla proposta di realizzazione di un CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) nello stesso territorio. Questa struttura sarebbe l'ennesimo intervento imposto dall'alto, incompatibile con la vocazione turistica  e con la qualità della vita dei cittadini. Continueremo a batterci con determinazione affinché queste scelte vengano fermate o ripensate, perché il futuro del nostro territorio deve essere deciso da chi lo vive e lo conosce e non da logiche lontane dai reali interessi della comunità", conclude Quesada.