Con più di due mila voti il complesso monumentale degli Agostiniani a Pieve di Teco è tra i primi posti del censimento de “I Luoghi del cuore”, il programma nazionale promosso dal FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Nella classifica provvisoria ligure al primo posto compare la chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro a Lerici, seguono il Collegio Emiliani di Genova Nervi, la cappella di Sant’Antonio di Levaggi a Borzonasca, la chiesa di San Giovanni Battista di Camezzana, nel comune di Casarza Ligure e il complesso degli Agostiniani.
Si può continuare a votare fino al 10 aprile per assicurare un futuro di tutela e valorizzazione ai propri luoghi amati, ma anche ai tanti altri di cui il censimento fa emergere i bisogni. Oltre ai primi tre classificati nazionali che riceveranno rispettivamente 70.000 euro, 60.000 euro, 50.000 euro, i luoghi che raggiungono la soglia di 2500 voti possono ambire a un contributo economico, candidandosi al Bando, che il FAI apre dopo ogni censimento, con un progetto di restauro o di valorizzazione. Il censimento innesca effetti virtuosi per i luoghi segnalati, che possono godere di positivi impatti economici, sociali, culturali e ambientali grazie alla visibilità ottenuta durante i mesi di voto.
Il complesso monumentale degli Agostiniani, situato in Valle Arroscia vicino al centro storico di Pieve di Teco, rappresenta un'importante testimonianza storica e culturale del Ponente ligure. Fondato nel 1471 su approvazione di papa Sisto IV, comprende una chiesa dedicata a Santa Maria della Consolazione e Sant’Agostino, un convento e uno straordinario chiostro, il più grande della Liguria di Ponente. Questo chiostro quadrangolare, con i suoi ventiquattro pilastri ottagonali e il portico a crociera, è stato un luogo di meditazione per i monaci, con al centro un prato verde e un pozzo del XV secolo. L’edificio, che nel tempo ha ospitato anche una caserma e un istituto scolastico, ha visto la sua struttura deteriorarsi a causa di successive modifiche e abbandoni, con danni evidenti soprattutto nella chiesa, ora adibita a magazzino. Tuttavia, tracce di affreschi del Cinquecento sono ancora visibili sui muri, testimoniando l'importanza storica di questo luogo. Oggi il sito, in grave stato di degrado e quasi inaccessibile, è al centro dell'attenzione del comitato Madonna dei Fanghi, che si impegna a coinvolgere la comunità, attraverso il censimento “I Luoghi del Cuore”, con l’obiettivo di restaurarlo.