Progetto Aurelia Bis: il Comitato dei cittadini chiede garanzie per limitare al massimo i rumori. “Vogliamo una zona del Prino più silenziosa". Oltre ai rumori causati dal traffico veicolare e ferroviario attuale, infatti, la realizzazione della Variante Aurelia aggiungerebbe nuovi rumori, senza però offrire soluzioni per mitigarli, come barriere acustiche. E’ il timore dei residenti che hanno presentato le loro osservazioni nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dell'opera.
Il Comitato, presieduto da Alessandro Barla, ha analizzato le risposte fornite da Anas riguardo agli impatti che il primo tratto della Variante avrà sul territorio e sulla viabilità a Imperia. Il Comitato solleva dubbi sul fatto che i tempi accelerati imposti dal regime commissariale rischiano di compromettere la qualità del progetto: “Vista la portata epocale dell’infrastruttura, sarebbe più prudente e opportuno agire con maggiore attenzione piuttosto che accelerare i tempi”. Il nodo principale riguarda comunque il tracciato previsto su via Ballestra, che il Comitato dei residenti ha bocciato, preferendo che venga coinvolta via Littardi, situata sull'altra sponda del Prino. Le osservazioni al progetto non si limitano solo agli impatti sonori, ma riguardano anche potenziali allagamenti, la progettazione di rotatorie e gli espropri necessari.
Il Comitato ha presentato un tracciato alternativo che prevede un percorso su via Littardi, ritenuto più economico e meno impattante. Secondo il Comitato, potrebbe anche favorire una possibile "prosecuzione verso ponente" dell’infrastruttura, evitando di compromettere ulteriormente una zona costiera di grande valore paesaggistico e ambientale, come sottolineato dallo stesso Comune di Imperia. Tra le richieste avanzate, il Comitato sollecita Anas a condurre uno studio comparativo accurato tra le diverse soluzioni progettuali, con un’attenzione particolare alla proposta su via Littardi, per minimizzare gli impatti ambientali e paesaggistici. Inoltre, viene ribadito che la pubblica amministrazione ha il dovere di assicurare il rispetto del principio di economicità nella realizzazione dell’opera, auspicando anche che venga messa a gara una soluzione progettuale alternativa.
Un altro punto critico sollevato riguarda la vulnerabilità di via Ballestra, che è soggetta a frequenti allagamenti. Il Comitato accusa Anas di aver fornito integrazioni che non rispondono adeguatamente a queste problematiche e di non aver aggiornato adeguatamente l'analisi di compatibilità ambientale, basata su uno studio preliminare risalente al 2004, quando la sensibilità riguardo alla cementificazione era ben diversa. Criticata anche la progettazione della rotatoria fronte mare che stravolgerebbe ulteriormente una viabilità già molto complessa. A detta del Comitato “la viabilità proposta, infatti, non ridurrebbe l'impatto sull’area, ma al contrario, potrebbe avere pesanti conseguenze sul territorio. In alternativa, se la viabilità seguisse via Littardi, giungendo all’attuale rotatoria autostradale di Imperia Ovest, il Comitato ritiene che si potrebbe continuare la Variante Aurelia verso ponente, con l’aggiunta di un nuovo viadotto, senza danneggiare una fascia costiera che è ancora integra e da preservare”.






