Ogni estate moltissimi consumatori si trovano le vacanze tanto attese rovinate da disservizi e comportamenti scorretti di compagnie aeree, agenzie di viaggio e piattaforme di prenotazione online di trasporti, servizi e alloggi. Ma come sono andate quest’anno le vacanze degli italiani? A parlarne e è l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.
“La maggior parte dei reclami arrivati questa estate al nostro Sportello Turismo riguarda proprio i voli. Una stagione di ritardi, cancellazioni e disservizi, a fronte dello spropositato aumento dei prezzi degli ultimi anni. Questa è la nostra classifica dei disservizi più segnalati dell’estate 2024. I problemi causati dai voli cancellati la fanno da padrone: sono il disservizio più segnalato dai consumatori nell’estate 2024, ben il 35% dei reclami (su circa 1000 segnalazioni giunte allo sportello nazionale di Unc nei mesi estivi). Le cause di cancellazione più frequenti da parte delle compagnie sono state il maltempo, scioperi e mancanza di personale degli aeroporti, ma anche il tilt del sistema ATC (Air Traffic Control) che ha creato ritardi a catena e cancellazioni in tutta Europa. Basti pensare che nei giorni neri del trasporto aereo, tra il 28 e il 30 giugno, circa la metà dei voli di tutto il mondo sono stati cancellati”, spiega il noto legale.
Pure il secondo disagio più segnalato, i consumatori lo hanno subito in aeroporto. Anche qui, le cause dei ritardi dei voli di questa estate sono state il maltempo, la mancanza di personale, il tilt del sistema ATC e gli scioperi del personale delle compagnie. Solo Ryanair, a giugno ha registrato ritardi su più del 30% delle tratte.
Il 15% delle segnalazioni arrivate al nostro sportello Turismo riguarda una pratica di molte compagnie aeree, ma sconosciuta alla maggior parte dei passeggeri: la cosiddetta No show rule.
Un consumatore che si è rivolto a UNC ha acquistato un volo andata e ritorno da Bologna a Guangzhou, in Cina, ma è riuscito ad arrivare in aeroporto a check-in ormai chiuso con un bagaglio da imbarcare e non è riuscito, perciò, a salire sull’aereo. Ha cercato di spostare il volo al giorno dopo, ma ha dovuto comprare due nuovi biglietti a più di 1700 euro. Non solo quello di andata, è stato costretto a comprare per la seconda volta anche il biglietto di ritorno dalla Cina. Perché? Per la No show rule: se perdi il volo di andata, il volo di ritorno viene automaticamente annullato. Poi ci sono i danneggiamenti di beni personali.
“Sarà capitato a tutti di vedere i propri bagagli (o passeggini, attrezzature sportive) essere recuperati dall’aereo e gettati senza tante attenzioni sul carrello che li trasporta poi fino al nastro all’interno dell’aeroporto, dove noi li recuperiamo. Il danneggiamento di beni personali durante un volo è il quinto disservizio più segnalato ai nostri sportelli (7%). Il sesto posto della nostra classifica dei reclami è occupato dallo smarrimento delle valige. Parliamo invece di overbooking quando i posti disponibili sull’aereo sono inferiori rispetto al numero di passeggeri all’imbarco. Questo è possibile perché le compagnie aeree vendono più biglietti di quelli effettivamente disponibili, contando sul fatto che una percentuale non si presenterà al gate.
Non è una pratica illecita, ma i problemi nascono quando, invece, ci sono più passeggeri del previsto, tutti con lo stesso diritto di salire a bordo”, approfondisce Patrizia Polliotto.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.