Sono undici i comuni dell'imperiese che rientrano nell'area di crisi industriale non complessa: le imprese che vi hanno sede potranno iniziare a compilare la domanda di agevolazione prevista dal bando da 15 milioni di euro di Regione Liguria a sostegno dello sviluppo produttivo.
Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Dolcedo, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Rezzo, Vessalico i Comuni interessati per la provincia di Imperia. Dal 9 luglio è disponibile sul portale "Bandi On Line" di Filse la modalità offline della misura, rientrante nell'azione 1.3.3 del PR FESR 2021-2027. La procedura consente alle micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata di richiedere un'agevolazione che combina una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell'investimento a una parte a fondo perduto che può raggiungere fino al 25% dei costi ammissibili.
"Le domande saranno presentabili dal 23 luglio ma già da oggi, 9 luglio, le imprese potranno iniziare a compilare su Filse la domanda, accedendo alla procedura offline - spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana - L'obiettivo è aiutare i nostri imprenditori a non farsi trovare impreparati a questa opportunità con cui intendiamo rafforzare l'economia e l'occupazione in territori che negli anni hanno subito una pesante de-industrializzazione.
A questo proposito mercoledì 17 luglio, alle ore 17, insieme ai tecnici di Regione Liguria e di Filse saremo nella sede di Confindustria Genova per presentare alle imprese interessate il bando e rispondere, nel caso fosse necessario, ad eventuali quesiti".
Per richiedere l'agevolazione regionale l'investimento dev'essere superiore ai 200 mila euro. Sono consentite spese, anche quelle avviate a partire dal 1° luglio 2023, per: l’acquisto di suolo aziendale (max 10% delle spese), fabbricati, opere edili e impiantistiche nella misura del 50% (incluse le spese di progettazione e collaudo), acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuovi di fabbrica, acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze (ad esempio licenze d’uso per piattaforme digitali, digital market, condivisione di documenti e altro), know-how (max 20% investimento), prestazioni consulenziali (max 10% investimento), studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale e ambientale, interventi per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali (ad esempio soluzioni di digital/web marketing, siti internet, “e-business” e “e-commerce”, punto vendita digitale).
Le imprese interessate potranno presentare domanda, accedendo al Sistema "Bandi On Line" di Filse, dal 23 al 31 luglio.