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Attualità | 12 giugno 2024, 07:51

Dall’Irlanda a Imperia per studiare i cetacei, la bella storia di Zoe

Per due mesi ha affiancato gli studiosi di Delfini nel Ponente nei monitoraggi nel Santuario dei Cetacei

Dall’Irlanda a Imperia per studiare i cetacei, la bella storia di Zoe

Nel Paese dello “shamrock”, il giovane trifoglio, strettamente correlato all'Irlanda e alla sua cultura, Zoe Ussher porterà nel cuore delfini e tursiopi.

Per il suo stage, la studentessa di biologia marina, ha affiancato il team di Delfini del Ponente. Ad oltre 2 mila chilometri di distanza dall’Irlanda ha vissuto un’esperienza indimenticabile. “Ho amato le persone, la cultura, il paesaggio e l’atmosfera qui ad Imperia. È difficile dire quale sia stata la mia esperienza preferita, ma direi che avvistare i delfini durante un monitoraggio da terra e correre verso il gommone per iniziare un avvistamento opportunistico è stata una delle esperienze più emozionanti”.

In effetti muoversi velocemente col gommone per ritrovare i delfini tursiopi visti da terra è stato entusiasmante e lo è ogni giorno anche per i biologi di Delfini del Ponente.

Ma è nelle parole di Zoe che si vive l’emozione dell’incontro con i cetacei. “Per me, la magia di vedere i delfini non svanisce mai, non importa quante volte li incontri. Vederli danzare e scivolare attraverso l’acqua è mozzafiato e non smette mai di riempirmi di gioia. Anche se molte ore passate sul gommone trascorrono senza avvistare nulla, una volta che hai un avvistamento, tutto si aggiusta e ti rendi conto istantaneamente che ne è valsa la pena. Oltre ai delfini tursiopi e alle stenelle striate, abbiamo visto alcune tartarughe comuni e molti pesci luna, altrettanto belli da osservare”.

E poi restano le foto che le resteranno nella memoria del suo hard disk e soprattutto impresse nel cuore: “Vedere il tramonto mentre si rientrava in porto è stato paradisiaco e la vista di Imperia e delle montagne innevate è stata bellissima. Amo l’imprevedibilità delle uscite di ricerca: non sai mai quale magia ti attende in mare. Al termine di ogni monitoraggio ho provato un senso travolgente di realizzazione. Sono così orgogliosa e grata di far parte di un’organizzazione così importante e so che lo terrò sempre nel cuore. Ho sempre desiderato essere una biologa marina e, più nello specifico, lavorare con i mammiferi marini; avere questa esperienza come mio primo assaggio della vita lavorativa è stato davvero speciale. Sono sbalordita da Davide, Elena e Andrea e la loro dedizione e passione per il loro lavoro: è davvero ispirante”.

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