Serrata anti Cpr prima dell’aperitivo. Saglietto: "Diano Marina città deserta, messaggio al prefetto"

Il centro di Diano Marina si svuota poco prima dell'aperitivo per protesta contro il Cpr nel Golfo dianese. "La fotografia del centro città oggi è impietosa", dice il presidente di Confcommercio del Golfo Paolo Saglietto.

I bar chiusi da metà pomeriggio in una soleggiata giornata di inizio estate ne sono la conferma. "L’immagine - aggiunge Saglietto - è quella di una città fantasma ed è quello che potrebbe accadere se nell'ex Camadone dovesse essere collocato il Cpr. con i commercianti costretti ad abbassare le serrande per sempre"

"È la prima volta nella storia delle nostra attività. Il grido d’allarme serpeggia tra i tanti esercenti non solo di Diano Marina ma anche di tutti i centri del Golfo che hanno aderito. Il messaggio inequivocabile è rivolto al prefetto Valerio Massimo Romeo. "Mi sembra chiaro tragga lui le conseguenze", conclude Paolo Saglietto.   

L'iniziativa è stata indetta da Confindustria Imperia, Confcommercio del Golfo Dianese e Confesercenti Imperia che hanno, con successo, invitato gli operatori economici del Golfo alla serrata di protesta per dire 'no' al Cpr nell'ex Camadone. 

"L'adesione degli imprenditori è stata unanime - dice il sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi -  sia degli albergatori che dei commercianti.  da un certo punto di vista è un successo, ma fa tristezza che degli operatori siano costretti a rinunciare a lavorare per poter dimostrare la loro contrarietà".

La stazione di Diano Marina non è compresa tra le fermate del treno del turismo, mentre potrebbe essere utilizzata per l'arrivo dei migranti detenuti in attesa di essere rispediti al proprio Paese. "Fa specie notare come tra le istituzioni non ci sia la consapevolezza di una economia basta sul turismo e sull'accoglienza. Un carcere nell'ex Camandone sarebbe come mettere una bombola di gas nel proprio salotto", conclude Za.