Politica - 05 maggio 2024, 13:06

Imperia, Tavolo permanente Antimafia. Bellotti (PD): "Che fine ha fatto, è finito nel dimenticatoio?"

La presidente della I Commissione risponde a La Monica, ospite dell'ultima puntata di 'Caffè Forte'

Deborah Bellotti

Deborah Bellotti

Una recente intervista ha (ri)portato all’attenzione la convocazione del Tavolo Permanente Antimafia e la sua organizzazione purtroppo rimasta nel dimenticatoio dal giorno di insediamento avvenuto oltre due mesi fa”. Ad intervenire sull’argomento è Deborah Bellotti, Presidente della I Commissione Consiliare e capogruppo Gruppo Consiliare PD in Comune a Imperia che risponde al collega di maggioranza Davide La Monica, ospite dell'ultima puntata di 'Caffè Forte'

Il Tavolo permanente antimafia – spiega Bellotti - nasce da una delibera purtroppo pasticciata - ispirata a quella del Comune di Genova, il quale tuttavia ha poi adottato una proposta più forte e chiara - ma votata all’unanimità in Consiglio Comunale per garantire comunque un organo che si occupasse di un tema così importante. La delibera prevede di impegnare il Sindaco (e la Giunta) a convocare con cadenza trimestrale le Commissioni I e II per l'attività di contrasto alle organizzazioni mafiose e alla corruzione attraverso un tavolo formato dai rappresentanti del Consiglio Comunale, con il contributo degli operatori del Terzo Settore, delle organizzazioni sindacali e datoriali, dell'Università, con la finalità di aggiornamento continuo e studio di azioni di contrasto al fenomeno mafioso".

"Come risulta evidente, non essendo una commissione consiliare, come inizialmente richiesto, il tavolo non è definito all’interno del regolamento del Consiglio Comunale, pertanto, la sua gestione e organizzazione rimangono in uno spazio ambiguo, lasciando totale conduzione al sindaco Scajola che ne è il Presidente - in teoria coadiuvato dai presidenti delle Commissioni Consiliari I e II. Ad oggi, tuttavia, in qualità di presidente della Commissione I, non ho ricevuto alcuna informazione o aggiornamento".

Insediatosi il 29 febbraio 2024, il tavolo si è dato come primo compito quello di organizzare incontri soprattutto a carattere conoscitivo riguardo il fenomeno della criminalità organizzata nel Comune di Imperia.

Non creare il mostro dove non c’è’ è il mantra ripetuto a più riprese, nonostante la presenza mafiosa sul nostro territorio sia purtroppo un mostro ben conosciuto, con i dati che lo certificano ed una crescita a tre cifre dal Covid. A meno di voler sostenere che il Comune di Imperia abbia confini magici repellenti, il più bel regalo che possiamo fare ad un mostro è far finta che non esista, lasciandolo muovere indisturbato nel silenzio.

Ne sono evidenza i recenti sviluppi dell’operazione antimafia della Guardia di Finanza che hanno visto l’ndrangheta al centro di traffico di droga nel territorio qui a fianco, a Diano Marina – il cui Comune, peraltro, con integrità si è dotato di una vera e propria Commissione Antimafia. È bene ricordare in tale vicenda che Imperia era il centro nevralgico per la consegna della droga, che viaggiava spesso a bordo di autobus di linea provenienti da Gioia Tauro e veniva ritirata proprio al capolinea di largo Nanollo Piana, esattamente nel centro di Imperia Oneglia.

Ma mettiamo che il mostro non esista ad Imperia, unico comune immune, è quantomeno doveroso e responsabile prevenire e sensibilizzare. Considerando che la delibera prevede la convocazione del Tavolo Permanente Antimafia con cadenza trimestrale, si sperava che tale termine non venisse preso alla lettera e che le azioni fossero più repentine – 3 mesi scadono al 29 maggio.

Alcuni gruppi di minoranza, tra cui il gruppo consiliare PD di cui faccio parte -  -, attendono fiduciosi risposta riguardo le proposte inviate quasi due mesi fa quali l’invito del Prefetto e diversi relatori appartenenti alle Forze dell’Ordine, del presidente della Commissione Regionale antimafia Roberto Centi, delle associazioni di categoria produttive e ordini professionali e delle associazioni antimafia come Il Movimento Agende Rosse gruppo Falcone Borsellino della Liguria, Libera, ecc. anche con l’ottica di concordare future forme di partecipazione e sviluppare attività da svolgere sul territorio per la conoscenza e prevenzione (diffusione della Cultura della Legalità)”, conclude la capogruppo Pd.

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