Erika Maffone, prima dei non eletti, subentra ad Alberto Alberti candidato sindaco a San Bartolomeo al Mare nella lista "Uniti per Cervo".
E' stata questa la prima pratica discussa dal consiglio comunale di Cervo, l'ultimo prima delle elezioni. Erika Maffone è l'agente di polizia locale a Savona e gioca a pallavolo nella squadra I Gabbiani di Andora in serie C.
Il rendiconto è stato approvato col voto contrario della lista 'Uniti per Cervo' che così argomenta: "L’amministrazione ha puntato tutto sul festival e sulle rassegne letterarie per promuovere l'attività culturale e turistica, però il risultato ottenuto è solo per quella culturale. Bene il festival, bene le Accademie, bene le rassegne letterarie ma male l’economia turistica, male il lavoro. Bisogna cambiare la tendenza, il paese deve essere più dinamico, festival, accademie e rassegne letterarie devono trasformarsi in indotto produttivo per il turismo che deve trovare un paese accogliente pulito, sicuro, un paese vivo in ogni mese dell’anno solare, il paese deve essere vivo e curato in ogni sua parte, cervo non è solo il centro storico, Cervo è anche il villaggio dei fiori, il litorale, le spiagge, gli antichi sentieri della sua cornice, tutto deve essere valorizzato è dall'insieme di tutto questo che deve partire per rinascere e ritornare agli antichi splendori che lo videro anche economicamente potente".
"In questo quinquennio di amministrazione, come opposizione, siamo sempre stati propositivi, abbiamo più volte consentito con la nostra presenza il numero legale, che la maggioranza non era in grado di garantire, per lo svolgimento del consiglio comunale, abbiamo sempre dato con i nostri interventi le motivazioni sul perché non davamo voto positivo alle proposte di maggioranza, poche sono state le nostre proposte accolte ed oggi nella vostra relazione allegata al bilancio consuntivo appare tutto il pressapochismo con cui avete amministrato il comune e la collettività, quindi il nostro voto non puo essere che contrario ad un bilancio che, anche se tecnicamente perfetto, dimostra che l’attuale maggioranza non è mai stata in grado di far ripartire economicamente Cervo".
Pollice verso anche per quanto riguarda la pratica Rivieracqua: "Considerato che già a suo tempo avevamo come gruppo presentato apposita mozione sul mantenimento a società pubblica di Rivieracqua respinta dalla maggioranza, che questo Consiglio Comunale, forse illuminato sulla via di Damasco, dopo breve tempo votò all’unanimità analoga pratica a quella da noi presentata sul mantenimento di Rivieracqua come società pubblica, che l’acqua è pubblica e tale deve rimanere, che crediamo che Rivieracqua, una volta completati i passaggi della rivalutazione delle bollette da parte di Arera e dell’incameramento di Amaie e Amat, possa essere un’azienda che a regime possa risanare, senza l’apporto di capitali privati, che vi sia ancora una via percorribile visto il ricorso fatto da alcuni creditori che vorrebbero la nomina di un commissario ministeriale per mantenere ancora la società pubblica, che il soggetto privato porterebbe investimenti, ma vorrà anche degli utili; che sicuramente spingerà per rincari per rientrare negli investimenti portando quindi sempre più un impoverimento del territorio; che i cittadini che con il referendum del 2011 avevano espresso molto chiaramente il loro consenso a mantenere l’acqua pubblica, abbiamo espresso voto contrario proposta presentata dalla maggioranza di trasformazione dello statuto di Rivieracqua".
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