Politica - 21 aprile 2024, 14:17

Cpr alla Comandone, il CS la Talpa e l'Orologio: "Doveva esserci un'opposizione unitaria, sdegnata e ferma"

"Non si dorme tranquilli, con un luogo di tortura attivo e funzionante sotto il naso. Non si dovrebbe dormire tranquilli neppure se fosse dall'altra parte del mondo"

Cpr alla Comandone, il CS la Talpa e l'Orologio: "Doveva esserci un'opposizione unitaria, sdegnata e ferma"

Il Centro sociale 'La Talpa e l'Orologio di Imperia interviene sull’annunciata apertura di un Cpr nella ex Caserma della Comandone.

“Quando si comincia con l'esulare o prescindere da un ideale o da un principio, la conseguenza immediata pare marginale, quella a lungo termine, invece, si palesa con forza e violenza quando ormai sembra (e forse è) troppo tardi.

La lotta contro i cpr - tutti i cpr - non avrebbe dovuto avere margini riguardanti il luogo in cui sarebbe dovuto sorgere il centro per il rimpatrio in questione. Sarebbe dovuta essere un'opposizione unitaria, sdegnata e ferma di fronte all'ingiustizia che un posto come quello che sorgerà nell'ex caserma a Diano Marina rappresenta.

Nei CPR ci finiscono, in attesa di rimpatrio, persone che non hanno commesso alcun reato se non quello di essere considerate da leggi ingiuste e cavilli ‘illegali’ per il solo fatto di esistere e di voler continuare a farlo in luoghi che non prevedono la loro presenza. Nei CPR si sta peggio che in carcere. Mancano i servizi igienici, la mensa, l’assistenza sanitaria, le visite e i contatti con l'esterno. Le persone spesso vivono e dormono a terra nei cortili abbandonate a se stesse. Altissimo è il numero dei suicidi. Così vengono trattati i ‘pericolosissimi’ ospiti. È il caso di Mussa Balde, ventenne malmenato a Ventimiglia e morto nel cpr di Torino, così come di tante – troppe - persone che pagano sulla loro pelle, con la loro vita, il fatto di non essere riconosciute come depositarie di diritti basilari, indipendentemente dal luogo in cui si trovano e dalle loro vicende personali.

Ecco. Vi tranquillizzeranno dicendo che il cpr non creerà problemi, che sarà fuori dalla movida cittadina, che non farà danni al turismo di Diano Marina e delle località limitrofe. Lo faranno con rassicurazioni provenienti da ogni dove. La verità, però, è diversa. Il cpr creerà grandi problemi: a voi, in primis, se avete una coscienza ancora funzionante. Ai vostri figli, quando dovranno fare i conti con ciò che avete accettato senza fiatare, perché vi interessava esclusivamente mantenere verde il vostro orticello. E provocherà sdegno, movimentazione, sommossa, portata avanti da tutti coloro che oggi - non domani - non sanno stare silenti di fronte ad atrocità simili. Non si dorme tranquilli, con un luogo di tortura attivo e funzionante sotto il naso. Non si dovrebbe dormire tranquilli neppure se fosse dall'altra parte del mondo.

Ma la sostanza, in fondo, è che non dormiremo”.

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