Politica - 27 marzo 2024, 18:22

Il Comune di Imperia ha speso oltre 180 milioni in opere pubbliche di cui 26 per la difesa del territorio

Scajola soddisfatto per il target raggiunto: "Siamo tra i pochi enti ad aver già approvato il Consuntivo 2023"

I numeri offerti da Claudio Scajola non si possono discutere. Il sindaco di Imperia, infatti, si riferisce alle “traduzioni” numeriche di eventi concreti, reali e perciò indiscutibili. “Quando la nostra amministrazione ha assunto la guida del Comune – ha esordito Scajola eravamo sull’orlo del fallimento, sul bilancio pesava un disavanzo di 18 milioni di euro e rischiavamo il commissariamento”.

Era assolutamente necessario e urgente un intervento per ripianare quell’immane macigno che incombeva sulle finanze dell’Ente. “Allora è stato messo in campo un piano di risanamento approvato dal Ministero degli Interni e dalla Corte dei Conti – spiega il primo cittadino imperiese – che, con 10 milioni e 400 mila euro, doveva riequilibrare il deficit”.

Un obiettivo difficile ma conquistato con successo. ”Siamo tra i pochi comuni ad aver già approvato il Consuntivo 2023 – afferma Scajola con malcelato orgoglio – e adesso abbiamo un passivo di soli 3,9 milioni: in cinque anni abbiamo risanato il debito con una insperata celerità anche grazie al clima di fattiva, coesa e direi amichevole collaborazione di tutto il personale”.

Il traguardo, insomma, è stato raggiunto in tempi record e con la possibilità di richiedere alla Corte dei Conti l’uscita anticipata dal Piano di Riequilibrio. Numerose le misure adottate per vincere la sfida: istituzione della tassa di soggiorno per finanziamento spese per eventi, cultura, promozione turistica e arredo, efficientamento energetico per ridurre i consumi, riassetto gestione parcheggi, affidamento a terzi della gestione dei due servizi nido comunali, riduzione delle spese per il personale passato da 322 a 264 unità, estinzione indebitamento con rimodulazione dei mutui, attivazione di specifiche misure per recupero evasione Tasi e Tari. Ma Scajola non si ferma, neppure il suo pur giustificato orgoglio.

Possiamo vantare – insiste Scajolaoltre 180 milioni di opere pubbliche di cui 26 per la difesa del territorio, più di 18 milioni per l’edilizia scolastica e 8 per impianti sportivi mentre quasi 4 milioni sono stai utilizzati per il sostegno sociale con un + 51 per cento rispetto al 2018, la raccolta differenziata è passata dal 35 al 70 per cento e le telecamere attive per la sicurezza da 42 a 444”.

Anche in questo contesto i numeri pesano come avviene per quanto riguarda una città che vorrebbe vantare valenze turistiche. “Nel 2023 – afferma ancora il sindaco – abbiamo avuto 340 mila presenze turistiche con l’incremento del 20 per cento rispetto al 2019 mentre nel 2018 non venivano neppure verificate: basti pensare che, con 40 mila visitatori,  i musei possono vantare un + 273 per cento rispetto al 2018”.

Benissimo e bellissimo ma mancano le “ombre” che, ovviamente, ci sono e pesano: la situazione di certe strade periferiche, l’arredo urbano di alcuni quartieri, la viabilità in certi casi impossibile anche grazie a decisioni logistiche di difficile comprensione, la mancanza di alcune strutture collaterali al turismo e la situazione del trasporto pubblico. 

Ino Gazo