La Wind mostra i muscoli e chiama in causa il Comune di Diano Marina. Non ha intenzione di mollare e anzi tira per la giacchetta l’ente pubblico dopo il “no” per l’installazione di un’antenna per la telefonia mobile su un edificio di via Canepa a Evigno.
Ora saranno i giudici del tribunale amministrativo regionale a giudicare se l’intervento può essere autorizzato. Una guerra a colpi di carte bollate che appunto finisce davanti al Tar tanto che il Comune ha dovuto affidare ad un legale l’incarico per difendere le proprie ragioni contrarie alla realizzazione dell’impianto della telefonia mobile.
L’avvocato che assisterà l’ente pubblico è Matteo Borello del Foro di Genova. Il ricorso al Tar arriva dopo il diniego del Comune deciso il mese scorso. La domanda per l’installazione era stata presenta nei primi giorni di aprile dell’anno scorso e protocollata in Comune.
La nuova stazione radio avrebbe dovuto essere installata sulla postazione del fabbricato esistente ospitante le antenne del gestore Wind Tre in via Canepa. Successivamente l’Ufficio edilizia privata/urbanistica del Comune di Diano Marina ha fatto pervenire a luglio il proprio parere contrario all’esecuzione delle opere con motivazioni dettagliate.
Si era anche provveduto a comunicare alla società il preavviso di diniego della domanda. Cellnex, a sua volta, ha fatto arrivare le proprie osservazioni che però sono state bocciate in considerazione anche al regolamento per l’installazione degli impianti radioricetrasmittenti, per servizi di telecomunicazione, per reti di comunicazione elettronica, per impianti radioelettrici approvato con una delibera del consiglio comunale l’anno scorso.
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