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Attualità | 14 settembre 2023, 10:19

Rivieracqua ha un nuovo comitato tecnico, Scajola indica la strada: “Riduzione del personale e restituzione del 100% ai creditori”

Il presidente dell’Ato idrico ha dato ai sindaci gli elementi per la sostenibilità del piano economico finanziario. E, sul socio privato: “L’acqua resta pubblica per legge, ma senza l’ingresso si rischia il fallimento”

Rivieracqua ha un nuovo comitato tecnico, Scajola indica la strada: “Riduzione del personale e restituzione del 100% ai creditori”

Oggi è un giorno cruciale, proseguiamo un percorso iniziato nel 2012 e del quale non sempre abbiamo condiviso le regole”. Così il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha aperto oggi nella Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue l’assemblea dei sindaci di Rivieracqua chiamata alla ricostituzione del comitato tecnico della società che ha in gestione il servizio idrico in provincia. Un atto cruciale per l’approvazione del bilancio preventivo 2023 e, di conseguenza, per il futuro di Rivieracqua stessa.

Dal febbraio 2023 ci siamo attivati per mettere ordine nel caos, si comprendeva che così questa società non poteva vivere - ha esordito Claudio Scajola, presidente della Provincia di Imperia e commissario dell’Ato idrico - quello dell’acqua è un settore che non deve avere dei deficit e in questi anni abbiamo accumulato 80 milioni di euro di debiti. È una situazione fallimentare che è imputabile a tutti noi, alla ‘vacca grassa’ di vedere che finché l’acqua arrivava dai rubinetti potevamo andare avanti. Stiamo disperdendo il 40% dell’acqua, abbiamo condutture vetuste e la parte costiera è quasi totalmente servita dal Roya. Poi l’aumento dei costi dell’energia ha contribuito ulteriormente a disastrare i conti della società”.

Scajola ha poi indicato le prossime tappe per mettere in sicurezza la società e scongiurare il fallimento: “Entro il 20 settembre invieremo al Governo un piano di interventi tra cui cito lo sfruttamento del Tanarello, il raddoppio del Roya e i lavori sulle perdite di rete. Con il sindaco Biancheri abbiamo condiviso l’analisi delle difficoltà l’analisi delle difficoltà in cui vive la società e non dobbiamo farla fallire, quindi dobbiamo fare degli atti. Si deve approvare il bilancio preventivo del 2023 e siamo a settembre 2023. L’approvazione del bilancio ai sensi di questo statuto, che è una sciagura, prevede che il comitato tecnico debba dare il parere convolante e, siccome si sono dimessi, lo stesso non si può pronunciare. Quali sono i punti per rassicurare i sindaci qui presenti? Per poter portare avanti la società dobbiamo approvare il piano economico finanziario, il 7 giugno siamo arrivati a definire quella che potrebbe essere la tariffa unica. I consulenti, di fronte all’ultima integrazione, dichiarano che non c’è la sostenibilità del Pef e, quindi, senza la sostenibilità del Pef, c’è il fallimento. Ulteriori elementi sono giunti l’8 settembre e si ritiene che il Pef sia sostenibile con modifiche: l’uscita dal regime di salvaguardia dell’energia elettrica con un riduzione di 1,5 milioni fino al 2027, eliminazione dell’inflazione, efficientemente manutenzione interventi eseguiti, riduzione del personale da 210 a 155 unità al 2033 anche se ne erano stati proposti 98, mutuo per gli interessi al 2029, restituzione al 100% dei creditori, uscita del Tfr anno per anno. Riteniamo che questa rimodulazione molto forte sia sostenibile e lo ritiene anche la nostra società di consulenza. Se abbiamo il Pef ci sarà il secondo punto: entro 45 giorni dalla avvenuta verifica di sostenibilità dello stesso approvazione del commissario ad acta e trasmissione ad Arera. Entro 120 giorni tariffa unica”.

Il socio privato è fondamentale ed è l’unica riserva possibile perché possa portare risorse per pagare il debito, altrimenti il Pef non sta in piedi, oppure gli 80 milioni di debito ce li dividiamo tra Comuni - ha concluso Scajola - l’acqua resta pubblica per legge, è un bene primario, ma se la società fallisce e va a gara la gestione va al privato, non più a una società a gestione pubblica”.

Al termine della discussione l’assemblea ha nominato il nuovo comitato tecnico composto dai sindaci di: Ospedaletti, Cervo, Stellanello, Terzorio, Seborga, Santo Stefano al Mare, Montalto-Carpasio, Pompeiana, Diano Marina.

Le interviste

Pietro Zampedroni

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