I Mondiali in Qatar, al via il 20 novembre, concederanno l’opportunità di apprezzare sia squadre ben conosciute per la loro storia e i giocatori che le rappresentano, sia nazionali solitamente meno in vista che vogliono provare a sorprendere. In tal senso appare interessante l’incontro in programma il 22 tra Danimarca e Tunisia, in corsa per superare il girone D, dove sono state sorteggiate insieme a Francia e Australia.
Un secondo posto aperto a ogni soluzione
Se si confrontano le forze del gruppo di riferimento, appare evidente la superiorità della Francia, campione in carica e in grado di presentare una rosa di altissimo livello, nonostante alcune assenze non di poco conto (Kanté, ad esempio). Danimarca e Tunisia, accomunate dal colore rosso della loro divisa, si giocheranno con ogni probabilità il secondo posto insieme all’Australia. Il sito scommesse Betfair propone un’ampia serie di opzioni di gioco per tutti i gironi e le singole partite del Mondiale, da confrontare cercando scenari di facile previsione o magari risultati inattesi, per un torneo che nonostante la nefasta assenza italiana conserva un’alta attrattiva.
Squadra simpatia con valori importanti
L’anno scorso, in un assolato giorno d’estate, all’improvviso Christian Eriksen si accasciò a terra, privo di sensi, durante una partita degli Europei, e tutti i compagni formarono uno scudo protettivo intorno a lui. Immagini drammatiche, in qualche modo diventate anche iconiche, per fortuna destinate poi a un lieto fine. Da quel momento ci ritrovammo un po’ tutti a tifare per la Danimarca, istinto peraltro ben riposto, dato che la nazionale condotta da Hjulmand riuscì a issarsi fino alle semifinali, cedendo poi solamente ai supplementari all’Inghilterra. Anche in questo Mondiale i danesi sembrano avere la potenzialità per andare avanti, tanto che le quote scommesse Danimarca – Tunisia la vedono nettamente favorita, così come per la successiva partita contro l’Australia. Schmeichel, Christensen, Maehle, Delaney, Hojbjerg, Dolberg, Damsgaard, e ovviamente lo stesso Eriksen: giocatori di qualità, in un mix di esperienza e gioventù che potrebbe nuovamente generare buoni risultati.
La prima volta delle aquile?
La Tunisia, i cui rappresentanti sono soprannominati Aquile di Cartagine, si è già qualificata per il Mondiale diverse volte, senza peraltro riuscire mai a superare il primo turno. Scendendo più in dettaglio nelle statistiche, in cinque partecipazioni la Tunisia ha vinto solo 2 partite, perdendone 9.
Potrebbe essere la volta buona per un cambio di rotta? Studiando la formazione, le probabilità sembrano limitate. Non ci sono infatti particolari stelle o giocatori di qualità superiore. Inoltre, a pochi giorni dal via della manifestazione, persistono persino ombre sulla reale presenza della nazionale all’evento, viste le polemiche relative ad alcune dichiarazioni rilasciate dal ministro tunisino della gioventù e dello sport, con conseguente ipotesi di esclusione da parte della FIFA.
Se comunque la Tunisia sarà regolarmente al via, potrebbe rivelarsi una di quelle squadre africane capaci di pareggiare l’eventuale inferiorità tecnica con la grinta e la compattezza. Non è quindi da scartare l’eventualità che la compagine guidata da Jalel Kadri possa azzardare il colpaccio, per una qualificazione agli ottavi che sarebbe storica.
