Politica - 19 settembre 2022, 08:14

Elezioni politiche: 'Unione popolare' punta l'indice contro il ritorno al carbone e la conferma del gas

“Fuori dal coro solo noi un voto necessario per denunciare e fermare queste follie”.

“Un decennio di alluvioni sempre più disastrose, danni all’agricoltura, siccità estrema, incendi, crollo dei ghiacciai: disastri previsti da quarant’anni, puntualmente arrivati. La CO2 verso quota 500 ppm (punto di non ritorno). Poi la Pandemia e la promessa di riconversione ecologica”.

Interviene in questo modo, a pochi giorni dal voto ‘Unione Popolare’, che punta l’indice contro una situazione che si prospetta davvero difficile. “Eccola – prosegue - ritorno massiccio al carbone, conferma del gas (ma preso da Paesi bravi e graditi a Wall Street) e del petrolio. Chiacchiere a vanvera, ma pericolose, sul nucleare per produrre riscaldamento globale e quattro volte più CO2 di eolico e fotovoltaico a parità di kwh, lasciando un fardello ingestibile alla prossime generazioni. Il tutto per servire le multinazionali del fossile e le confindustrie. L’Agenda-Draghi e la santificazione del liberismo - che ha distrutto i diritti del lavoro, la sanità, la scuola, e che trova concordi tutti i candidati alle elezioni, dalla destra di Meloni al centro-sinistra di Fratoianni alleato con il PD - affossa ogni tentativo di vera svolta ambientale che non sia un green-washing opportunista ed ipocrita. E con la stessa ipocrisia parlano ora di extra-profitti (in Italiano furti legalizzati) come se essi non fossero connaturati al sistema economico che difendono”.

“Fuori dal coro solo noi – termina Unione Popolare con De Magistris - un voto necessario per denunciare e fermare queste follie”.

I.P.E.