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Politica | 14 settembre 2022, 10:25

Assemblea dei sindaci in Provincia: Scajola mette sotto accusa Rivieracqua: “Società bidone, gestione del servizio gravemente inefficiente” (Foto e Video)

Approvata con un solo voto contrario dai sindaci la ristrutturazione del debito del Consorzio idrico. Ma rimangono dubbi sulla privatizzazione

Assemblea dei sindaci in Provincia: Scajola mette sotto accusa Rivieracqua: “Società bidone, gestione del servizio gravemente inefficiente” (Foto e Video)

Il presidente della Provincia Claudio Scajola in apertura dell’assemblea dei sindaci che sarà seguita dal consiglio provinciale è tornato ad attaccare Rivieracqua. L’argomento all’ordine del giorno era la ristrutturazione del debito del Consorzio idrico.

“Abbiamo avuto problemi per l’acqua durante l’estate - ha esordito Scajola - in diversi punti a causa di una gestione del servizio fortemente deficitaria. Le cause sono note, una società che ha un sistema organizzativo deficitario, mancanza di investimenti e manutenzione, poca attenzione alle piccole fonti”.

L’accordo di ristrutturazione del debito illustrato da Scajola consta di una quindicina di pagine, visionate da un consulente della Provincia prevede un cronoprogramma di rientro del debito con una suddivisione dei creditori per (4) classi: Fornitori di beni e servizi (entro il 30 giugno 2023), gestori cessati, entro il 30 giugno 2026, Istituti bancari (in 4 rate) e Comuni ed Enti locali, tra cui la Provincia, in 4 rate entro il 30 giugno 2026. L’importo nei confronti della Provincia è di 2 milioni e 971mila euro.

“Chiedo - ha detto Roberto Amoretti in rappresentanza del Comune di Civezza - chi ha costruito questa struttura inefficiente? Il controllo della provincia è stato assolutamente inefficiente. Perché non si fa una azione di responsabilità”.

Lucia Moscato, sindaco di Testico: “Siamo entrati altrimenti, ci hanno detto, saremmo stati commissariati. Mentre noi avevamo agito estranei a tutto il discorso, pagandone ulteriormente le spese. Io vorrei che il socio privato non entrasse. Non è detto che il socio privato risolva le situazioni. Non promette bene, abbiamo l’esempio del gas e delle autostrade, alle spalle dei cittadini che pagano bollette insostenibili".

Armando Biasi (sindaco di Vallecrosia): “Siamo tutti in prima linea, abbiamo combattuto e vinto una battaglia. La società più importante della provincia non può essere gestita da incapace, abbiamo ereditato un fallimento economico, politico e gestionale. Percorso che salverà i nostri bilanci”.

Daniele Cimiotti sindaco di Ospedaletti: “Andare avanti su questa strada, anche se ci sono degli aspetti da rivedere. Purtroppo, entrerà, forse, il privato, anche se a me non piace molto questa cosa”.

Angela De Negri, Borghetto d’Arroscia: “Ci adeguiamo ma condividiamo le preoccupazioni del Sindaco di Testico".

"Siamo, come Assemblea dei sindaci - ha replicato il presidente Scajola - chiamati ad approvare la ristrutturazione del debito per permettere he vengano pagati i creditori. Punto. Ho difficoltà anche io a capire le competenze, in effetti. La competenza nostra non è quella dell’Assemblea dei sindaci dell’Ato idrico. Questa società è un bidone, abbiamo bisogno di capitali, qualcuno ce li deve dare. Dobbiamo stare molto attenti di come sarà il pubblico, dobbiamo garantire la quota del pubblico”.

La pratica è stata approvata con il solo voto contrario del Comune di Civezza.

Diego David

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