Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Liguria, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.
Immatricolazioni autobus: Imperia, rialzo del 14,3%
La Liguria segue la scia positiva nazionale e segna un aumento del 70,1%, immatricolando 478 mezzi.
In regione, Imperia registra una crescita del 48%e 37 nuovi mezzi.
Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%)
Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in positivo, la Liguria registra un aumento pari al 6,8%(il corrispettivo di 141 targhe).
Imperia segue l’andamento positivo della regione, registrando una crescita del 14,3%con 8nuovi mezzi.
Alimentazione: Imperia raggiunge il 2% degli autobus elettrici
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
La Liguria vede l’elettrico a quota0,2%e l’ibrido allo 0,3%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (85,2% del parco). Da segnalare anche la quota di mezzi a benzina, piuttosto alta (11,3%).
Imperia registra 0% di elettrici e lo 0,2% diibridi. I mezzi a gasolio restano comunque la maggioranza, raggiungendo l’86,4%, e quelli a benzina arrivano all’11,6%.
Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021,100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.
Per le fonti alternative, in Liguria l’elettrico arriva a segnare l’1,7% mentre l’ibrido si annulla. Il gasolio tocca il 96,7% e il metano l’1,2%.
A Imperia l’elettrico raggiunge il 2%, ma il parco circolante resta composto quasi esclusivamente da mezzi a gasolio (96,8%).
Categoria Euro:a Imperia, quasi un autobus su tre è Euro 5 o 6
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.
In linea con l’andamento nazionale, in Liguria le classi più vecchie, fino all’Euro 2, raggiungono il 31%, ma la categoria Euro 0 si mantiene sotto la media nazionale (12,8%). Le classi meno inquinanti oltrepassano il 33%.
A Imperia quasi un autocarro su tre appartiene alla fascia Euro 0 – 2e soloil 28,8% alle categorie più giovani.
In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.
In Liguria gli Euro 0,1 e 2raggiungono il17,5%, ma sono di gran lunga superati dagli Euro 5 ed Euro 6 che arrivano a superare il42%.
Nella provincia di Imperia il tasso di Euro 0,1 e 2raggiunge il 22,7%, ma il valore delle classi più giovani resta comunque più elevato (32,4%).
Anzianità: a Imperia il 22,3% degli autobus ha più di 20 anni di età
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).
In Liguria la fascia d’età più diffusa si abbassa a10 - 15 anni (18,6%). Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si alzano: quasi il 32% dei mezzi ha massimo 10 anni. Solo il 4,2% più di 40 anni.
Con una quota di autocarri con massimo 10 anni che sfiora il 28%, Imperiar esta al di sotto della media regionale. In provincia la quota del parco che ha più di 20 anni è 33,5%.
Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dai mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiungono il 26,9%.
In controtendenza, in Liguria la fascia di autobus di oltre 20 anni è sotto di quasi 10 punti percentuale rispetto a quella nazionale ed è largamente superata dai mezzi con un’età massima di 5 anni(27,2%).
Imperia ha una percentuale di autobus oltre i 20 anni pari al 22,3%.Qui il tassodi mezzi giovani, da 0 a 5 anni, raggiunge il 17%.






