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Attualità | 15 luglio 2022, 17:08

Tra le "150 cime" che scaleranno gli Alpini ci sono anche il Saccarello e il Frontè per la provincia di Imperia

"150 cime": 1600 i militari coinvolti in centocinquanta ascensioni su tutto l’arco alpino e appenninico per le celebrazioni del 150° anniversario della costituzione del Corpo.

Non potevano mancare anche i Monti Saccarello e Fronte all'interno delle "150 cime" che saranno scalate dalle Truppe Alpine dell’Esercito. L'omonima iniziativa è stata presentata oggi presso la Sala degli Stemmi del Museo Nazionale della Montagna, dal Generale Ignazio Gamba, Comandante delle Truppe Alpine e dal Vicepresidente vicario dell’ANA Federico Di Marzo, moderati dal giornalista Enrico Martinet, specialista di montagna.

"150 Cime" è una iniziativa organizzata dal Comando delle Truppe Alpine insieme all’Associazione Nazionale Alpini (ANA). 1600 i militari coinvolti in centocinquanta ascensioni su tutto l’arco alpino e appenninico per le celebrazioni del 150° anniversario della costituzione del Corpo. Il Generale Ignazio Gamba ha sottolineato come l’iniziativa ‘150 Cime’ si inserisce nella tradizionale attività di addestramento estivo delle Truppe Alpine dell’Esercito, che ha un ruolo centrale nella formazione del soldato di montagna ed è mirata a consolidare le capacità caratteristiche della specialità alpina, ovvero di vivere, muovere e combattere in quota in piena autonomia logistica: “Le ascensioni delle prossime settimane costituiranno un impegno notevole che contribuirà ad incrementare le capacità peculiari delle Truppe Alpine di condurre attività di warfighting in tutti gli ambienti, compreso quello montano e artico, contraddistinto da climi rigidi d’inverno e da vincoli posti dal terreno”.

Il Saccarello dall'alto dei suoi 2.200 metri d'altezza è la montagna più alta della Liguria. E' un monte iconico, la sua vetta si trova al confine tra le province di Cuneo e Imperia e segna il confine tra Italia e Francia. Intorno al punto dove svetta il Redentore confluiscono la val Tanaro, la val Roja e la Valle Argentina. Non meno importante il Frontè, 2.152 metri d'altezza, altro importante rappresentante delle Alpi Liguri. Entrambe le montagne saranno al fianco di altre rinomate cime: Monte Bianco, il Cervino, il Gran Paradiso, il Monte Rosa, Monte Matto, Punta Roma, Punta Udine, Monte Argentera, il Gran Sasso, il Grignone, Cima Libera, lo Chaberton, il Monviso, la Tofana di Rozes.

In totale, gli Alpini affronteranno circa 160 mila metri di dislivello positivo e toccheranno dieci regioni/province autonome. L’iniziativa 150 Cime prevede anche un ritorno alle origini per alcune unità in marcia, che opereranno nelle stesse valli assegnate come “zona di studio” alle prime quindici compagnie alpine, istituite nel 1872. 

A margine delle ascensioni, le Fanfare delle Brigate Alpine si esibiranno, come di consueto, nelle località che ospitano le unità marcianti. “Le compagnie di oggi mantengono intatte numerose caratteristiche di un secolo e mezzo fa - ha dichiarato il generale Gamba - innanzitutto in termini di leadership espressa dai giovani comandanti posti a capo delle compagnie, autonome in tutto, per le quali le marce sono il momento in cui nasce lo spirito di corpo che contraddistingue la specialità”.

Ad alcune delle ascensioni pianificate accuratamente e condotte in sicurezza dalle brigate alpine Taurinense e Julia – oltre che dal Centro Addestramento Alpino, dotato di expertise di livello internazionale - parteciperanno anche alpinisti dell’ANA. Il tema della sicurezza in montagna è stato evocato dal Generale Gamba, il quale ha evidenziato il contributo fornito delle Truppe Alpine attraverso alla sicurezza in montagna attraverso il Servizio Meteomont, il soccorso piste nei maggiori comprensori sciistici, le Squadre Soccorso Alpino Militare.

Il Vicepresidente dell'ANA Federico Di Marzo ha concluso la conferenza mettendo in risalto il ruolo attivo delle Sezioni dell'Associazione Nazionale Alpini, che - oltre a partecipare a diverse ascensioni - hanno facilitato l'impegno logistico delle unità in marcia, organizzando anche una serie di eventi sul tema del 150°, a margine delle attività in montagna. "L'iniziativa 150 Cime è anche un'occasione per promuovere il territorio delle Alpi e degli Appennini, attraverso i legami stretti che tradizionalmente esistono tra gli Alpini e le loro comunità. Le 150 Cime offriranno momenti di condivisione che oltre agli Alpini in armi e a quelli in congedo coinvolgeranno  i cittadini di tutte le località  interessate dalle marce" - ha dichiarato Di Marzo alla fine dell'evento, al quale ha partecipato anche il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. 

Stefano Michero

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