Attualità - 12 luglio 2022, 07:11

Riviera Trasporti: autisti con la mascherina sui bus e viaggiatori senza. Pochi i biglietti pagati e incassi sempre più giù

I 'portoghesi', secondo quanto ci hanno raccontato alcuni autisti, arrivano al 90%. E ci si ostina a non introdurre la figura del bigliettaio

Riviera Trasporti: autisti con la mascherina sui bus e viaggiatori senza. Pochi i biglietti pagati e incassi sempre più giù

Autisti costretti dalle normative all’uso delle mascherine, ma viaggiatori (la maggior parte ‘regolarmente portoghesi’) senza la protezione prevista per legge e nessun controllo. E’ questa la dura ma legittima presa di posizione di alcuni autisti della Riviera Trasporti, che per ovvie ragioni hanno chiesto l’anonimato, ma che sono esasperati come altri colleghi per la situazione che da tempo si è venuta a creare.

“L’utilizzo della mascherina è importante sui mezzi di trasporto – ci hanno detto gli autisti – e la indossiamo volentieri, per proteggere noi e chi viaggia. Ma troviamo assurdo il fatto che nessuno di chi trasportiamo la indossi ma, soprattutto, che non vengano eseguiti controlli. In pratica una normativa che non viene fatta osservare”.

Gli autisti puntano anche il dito sull’assenza degli impianti di condizionamento sulla quasi totalità dei bus. I problemi economici dell’azienda si riflettono ovviamente sulle manutenzioni e, tra queste, anche quelle sui condizionatori che, con questo caldo sarebbero manna dal cielo per i lavoratori ma anche per i viaggiatori.

E sempre in tema di soldi c’è l’annoso problema di chi viaggia, più o meno regolarmente, senza pagare il biglietto. Secondo gli autisti che abbiamo interpellato siamo vicini addirittura al 90% di ‘portoghesi’, un dato che, se confermato, sarebbe l’ennesima prova di una azienda che non può reggersi sulle proprie gambe.

Il punto è sempre quello: perché non reintrodurre la figura del bigliettaio a bordo? Una volta, quando si saliva sui filobus non era possibile viaggiare a sbafo, perché si doveva transitare di fronte a chi staccava il biglietto, altrimenti si rimaneva a terra. Oggi i controlli a bordo sono pochi e chi viaggia sui bus della Rt lo sa.

A chi lavora nell’azienda abbiamo da tempo chiesto se, a loro modo di vedere, l’assunzione di personale per ottemperare alla qualifica di bigliettaio (sicuramente un costo in più) andrebbe a far alzare decisamente gli incassi e, quindi, a equilibrare le spese aggiuntive. La risposta è stata ovviamente positiva: “Con il 90% di persone che viaggiano senza pagare è facile rispondere si. Con i bigliettai – ci hanno detto – si potrebbe veramente far ‘virare’ la società e farla risollevare”.

La domanda sorge spontanea e la rivolgiamo ovviamente al management dell’azienda: perché non viene presa questa decisione? La Riviera Trasporti è ancora alle prese con le note vicende economiche e il tentativo di vendita dei due depositi di Sanremo e Ventimiglia è fermo ancora al palo. Ma, una volta venduti e ripianata la situazione economica, in futuro cosa farà l’azienda, visto che i problemi economici senza gli incassi dei biglietti, si riproporranno sicuramente.

Carlo Alessi

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